MESSINA – Il presidente dell’Associazione Italiana Celiachia Sicilia, Baronello, ha incontrato nei giorni scorso l’assessorato regionale alla salute e in quell’occasione ha rinnovato la richiesta dei buoni digitali. Un tema, quello della dematerializzazione dei servizi per i pazienti celiaci, ribadito più volte in passato.
“Non possiamo più aspettare – ribadisce il Baronello -. La circolarità del buono digitale è un impegno inderogabile che va rispettato a beneficio di tutti i pazienti celiaci siciliani (oltre 18.000) che aspettano di poter usufruire liberamente di un servizio che nella maggioranza delle Regioni italiane esiste già da tempo”.
L’adozione dei buoni digitali favorirebbero reale diversificazione dei canali distributivi, attualmente farmacie, grande distribuzione organizzata e negozi specializzati. In particolare si migliorerebbe la circolarità dell’erogazione e così una maggiore trasparenza nella rendicontazione con un risparmio notevole per il paziente e per il sistema sanitario nazionale.
Una soluzione, quella dei buoni digitali, che porterebbe, non solo a una riduzione dei costi diretti quali stampa, spedizione e utilizzo di personale, ma anche all’indiretto risparmio dato da una rendicontazione trasparente e automatica. Oltre alla possibilità data ai pazienti di frazionare la spesa ritirando i prodotti in base al fabbisogno.
La Sicilia non riesce, fanno sapere dall’Associazione, a stare al passo con i tempi, nonostante l’esempio delle altre Regioni italiane, e nonostante il costante impegno da parte dei gruppi territoriali che in questi anni hanno lottato per i diritti dei celiaci siciliani e dei loro familiari.
“La Sicilia è una delle poche regioni ad essere rimasta arroccata con il sistema dei buoni cartacei e non vi è stata evoluzione negli anni – ha concluso Baronello – ragion per cui è diventato inaccettabile nel mondo della digitalizzazione sostenere questa condizione di svantaggio”.
L’Associazione fa inoltre sapere di restare in attesa di una risposta concreta da parte dell’Assessorato alla Salute, la speranza è che le parole si tramutino presto in azione.