Caso Scajola, stop ai domiciliari per Chiara Rizzo

Il Gup di Reggio Calabria, Adriana Trapani, ha sostituito gli arresti domiciliari con l’obbligo di dimora nei confronti di Chiara Rizzo, la moglie dell’armatore Amedeo Matacena imputata nel processo abbreviato per aver tentato di schermare il patrimonio del marito. L’istanza di scarcerazione era stata presentata dai difensori della Rizzo, gli avvocati Bonaventura Candido e Carlo Biondi, ed ha ottenuto il sì del Gup malgrado la Procura avesse espresso parere negativo. La messinese è coinvolta nel procedimento penale insieme all’ex ministro Claudio Scajola. Arrestata a maggio scorso, aveva poi ottenuto i domiciliari a Messina, a casa della madre. Il processo proseguirà l’11 dicembre, dopo la decisione sull’istanza di ricusazione presentata da Martino Politi, segretario di Scajola.