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Lavoratori Asu, Cgil dichiara guerra all’Asp: “Grazie La Paglia per questo schiaffo”

«Non riteniamo accettabile che nonostante le numerose misure legislative mirate a favorire strade per la stabilizzazione del personale Asp attualmente in forza all’Asp di Messina, l’Azienda Sanitaria non abbia fatto nulla per far fuoriuscire i lavoratori da questo bacino di instabilità occupazionale». Queste le parole del segretario della Funzione Pubblica CGIL, Francesco Fucile, del segretario provinciale con delega alla sanità, Antonio Trino e del Coordinatore regionale ASU Salvo Musolino, nel commentare una delle ultime posizioni assunta dall’ormai ex Direttore generale dell’ASP di Messina, Paolo La Paglia, che ritiene non esserci i presupposti per poter procedere alla stabilizzazione delle 72 unità di personale Asu.

Per il sindacato, la risposta dell’Asp Messina dello scorso 17 febbraio agli Assessorati regionali alla Salute e al Lavoro è veramente fuori dalla realtà, tenuto conto delle scelte e risorse economiche già assunte da Asp in tema di reclutamento per altri lavoratori. «Aver detto un no alla stabilizzazione rappresenta solo uno schiaffo ai 72 lavoratori che da decenni sono utilizzati (sfruttati) in servizi essenziali dell’Azienda. Grazie Direttore La Paglia per questo saluto ai lavoratori».

I tre sindacalisti non comprendono quali siano le difficoltà finanziarie che lo impediscano e proprio per questo avanzeranno una richiesta di accesso agli atti che chiarisca quali siano state le spese sostenute nel 2020 dall’Asp per il reclutamento di personale. Ma c’è di più. «Chiederemo ai vertici aziendali e ai dirigenti responsabili delle Gestione delle Risorse Umane una verifica, se non un atto ispettivo interno, che accerti le notizie che giungono dai lavoratori Asp su presunte pressioni da parte di qualche responsabile provinciale di sigla sindacale confederale che avrebbe promesso la stabilizzazione solo in caso di iscrizione al proprio sindacato stante i buoni rapporti con l’ex Direttore generale».

La Fp Cgil annuncia che si procederà con un’azione legale finalizzata all’ottenimento della stabilizzazione per questi lavoratori e diffida i nuovi vertici dell’Azienda dal mettere in campo azioni che possano pregiudicare il percorso di assunzione dei lavoratori Asu.