Badiazza, via alla pavimentazione. Sarà realizzata in asfalto e macadam

“Abbiamo concluso l’impianto idrico, i pozzetti e tutti gli allacci. E’ pronto anche l’impianto di pubblica illuminazione e, per metterlo in funzione, è necessario che il Comune faccia il contratto con l’Enel. In questi giorni sono iniziati i lavori di pavimentazione, è l’ultima cosa che resta da fare”. Rosario Sidoti, responsabile della Sidoti Costruzioni Srl di Montagnareale, la ditta che sta realizzando i lavori di riqualificazione dell’area del torrente Badiazza, fa il punto sulle opere e si mostra ottimista sulla conclusione. “Credo che in un paio di mesi, a fine giugno, potremo terminare”.

Le operazioni sono proseguite a rilento, com’è storia di quest’opera, ma ora si intravede il traguardo. “Siamo stati frenati dal maltempo – prosegue Sidoti -, adesso sembra che sia finalmente arrivata la bella stagione e siamo pronti per l’accelerata finale”.

Il torrente Badiazza è stato coperto nei tratti più stretti, quelli in cui non c’era lo spazio per la realizzazione di due corsie stradali in senso opposto. Nella parte restante è rimasto scoperto al centro, lì dove sono state posizionate le ringhiere.

La strada che conduce fino alla millenaria chiesa fortezza di Santa Maria della Valle è ancora in terra battuta ma tra qualche mese sarà facilmente fruibile per le autovetture ed anche per i mezzi turistici. Alla fine si è scelto di mantenere le previsioni di progetto. “In alcuni punti sarà asfaltata – spiega ancora Sidoti -, in altri verrà utilizzato il macadam, un tipo di pavimentazione realizzata con il pietrisco, adatta a strade con poco traffico in luoghi storici”.

Se a Badiazza si vede la luce, è tutto ancora fermo qualche chilometro più in basso, sempre tra via Palermo e viale Giostra, in un’area che una volta era densa di baracche e che ora dovrà diventare un parco urbano. Peccato che i lavori iniziati qualche anno fa, affidati anch’essi alla stessa impresa Sidoti, siano stati interrotti quasi subito in attesa di una perizia di variante, che si è resa necessaria a tutela dei resti di villa De Gregorio e della secolare magnolia che si trovano all’interno. Anche questo passaggio sembra giunto a buon fine, ma il via libera definitivo non è ancora arrivato. “Appena ci daranno l’ok – conclude il responsabile dell’impresa – saremo immediatamente pronti a riprendere i lavori”.

(Marco Ipsale)