La Protezione Civile fa il cronoprogramma. La condotta potrebbe essere ripristinata a dicembre

Chissà se stavolta i tempi saranno rispettati. Quando la collina sopra Calatabiano franò, nello scorso mese di ottobre, si disse che il consolidamento sarebbe potuto iniziare entro tre o quattro mesi. Di mesi ne sono passati nove e di lavori neppure l'ombra. Le ultime notizie davano per metà agosto l'aggiudicazione della gara e poi otto mesi di lavori. In pratica l'Amam avrebbe potuto ripristinare la condotta originaria solo a maggio del prossimo anno. Un tempo troppo lungo se si considera che quella dei tubi flessibili è una soluzione provvisoria, come ha dimostrato l'incendio di sabato scorso.

L'Amam ha così chiesto un incontro urgente alla Protezione Civile regionale per ottenere tempi certi e un'accelerata. Stamani, a Palermo, il dirigente Calogero Foti ha comunicato al presidente dell'Amam, Leonardo Termini, e all'assessore ai lavori pubblici, Sergio De Cola, il cronoprogramma delle procedure che saranno seguite per dare esito ai lavori di consolidamento del versante in dissesto a Calatabiano e che sono propedeutici per l'intervento definitivo che l'Azienda dovrà effettuare: confermato che si partirà, entro metà agosto, con la pubblicazione del bando di gara per appaltare i lavori, che dovrebbero iniziare a settembre.

La buona notizia, se verrà confermata dai fatti, è che si seguirà un'organizzazione che, da dicembre prossimo, potrebbe consentire ad Amam di avviare i lavori di posa della nuova condotta definitiva. Nel corso dell'incontro istituzionale, tuttavia, i vertici di Amam e del Comune di Messina hanno espresso sul punto tutte le perplessità e le preoccupazioni legate alla tempistica prospettata al Tavolo odierno, rispetto a quella dettata nell'imminenza dell'emergenza idrica di ottobre scorso, evidenziando i gravi rischi connessi alla precarietà dell'impianto provvisorio in occasione dell'approssimarsi della stagione autunnale ed invernale. "Così come abbiamo avuto modo di manifestare più volte all'incontro di oggi con la Protezione Civile – affermano De Cola e Termini – constatiamo con disappunto che la città di Messina dovrà subire il perdurare di uno stato di provvisorietà che era stato programmato solo per 3-4 mesi".

A meno di una settimana dal rogo sul cantiere di Calatabiano, intanto, è stato attivato, dalle ore 14 di questo pomeriggio, anche il quarto tubo flessibile del bypass realizzato dall'Amam, a novembre scorso, per ripristinare la condotta del Fiumefreddo e superare l'emergenza idrica.