Via libera del Consiglio comunale al piano di lottizzazione di San Licandro

Al grido di "abbiamo approvato lottizzazioni ben peggiori" i consiglieri comunali hanno votato stasera il piano per San Licandro. Ci è voluta una seduta straordinaria per portare a compimento un iter che andava avanti dal 2004. I voti sono stati schiaccianti: 15 favorevoli, due astenuti e due contrari per cementificare quello che il consigliere Pd Cucinotta definisce «il cucuzzolo di una montagna». Uno dei pochi che a Messina non è stato ancora coperto da una colata di cemento.

Il progetto prevede la costruzione di 30 edifici e di una strada, in parte pubblica e in parte privata. Abitazioni da un lato, strada dall'altro, in mezzo il torrente Barile. Questo in una zona dove c'è un'unica via d'accesso che nell'immettersi in viale Regina Margherita si stringe a imbuto. Dei 12 emendamenti presentati — tutti firmati in prima persona dal consigliere Cucinotta, insieme ad altri colleghi del Pd — cinque sono stati approvati, sei respinti e uno è stato approvato in parte. La modifica più rilevante alla delibera consiste nell'aggiornamento della valutazione di incidenza a seguito dell'approvazione del nuovo piano strategico dei Nebrodi.

La conclusione dei consiglieri, alla fine della seduta, è sconsolata, come le parole del presidente della II commissione Guerrera: «Abbiamo impegnato inutilmente la commissione per approvare il "salva-colline"», il provvedimento che avrebbe dovuto (nelle intenzioni) evitare l'ulteriore cementificazione delle colline circostanti Messina. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. (Ilaria Raffaele)