Isola pedonale Duomo, il via entro giugno. Si cerca l’intesa sui bus turistici

Avevano chiesto un incontro entro una settimana e l’incontro c’è stato dopo cinque giorni. Sono distesi i toni tra l’amministrazione comunale ed il Comitato “Isola pedonale Piazza Duomo” ed è altra storia rispetto alle aspre polemiche piovute sull’isola pedonale Cairoli, che ne hanno provocato lo smantellamento.

“Abbiamo invitato alle prime riunioni tutte le associazioni di categoria – afferma l’assessore alla Mobilità, Gaetano Cacciola -, non potevamo andare da ogni commerciante ma gli incontri erano comunque aperti agli interessati tant’è che vi hanno partecipato anche singoli negozianti e adesso, tra i rappresentanti del Comitato appena nato, ho visto un esercente che era presente anche in quelle occasioni”.

Chiarito l’equivoco comunicativo, si è discusso della principale preoccupazione espressa dai 19 componenti del Comitato, la paura che l’isola pedonale si potesse trasformare in una strada riservata ai mezzi turistici. “Una paura che riteniamo infondata per una serie di motivi – ha spiegato Cacciola -. Anzitutto una ‘corsia’ centrale di 3 metri e 20 deve essere lasciata libera a prescindere per il passaggio dei mezzi di soccorso e l’accesso ad un passo carrabile. Che da lì possano passare anche i bus turistici lo riteniamo un vantaggio. Ad esempio era proprio quello che ci chiedevano per l’isola pedonale Cairoli perché i commercianti ritenevano di essere più visibili e attrattivi. E’ curioso che ci siano due visioni così contrastanti a 600 metri di distanza. Il passaggio dei bus turistici non preclude la possibilità che ogni commerciante possa occupare il suolo pubblico ai lati della strada. Ma si deve trattare di strutture che possono essere smantellate in qualsiasi momento perché da lì ad esempio passa la Vara e quindi non si può fare altrimenti”.

In realtà, su questo punto non c’è ancora l’accordo perché i commercianti continuano a rifiutare l’ipotesi e propongono una soluzione alternativa: “Fare passare i bus turistici da via San Giacomo – dice il consigliere comunale Daniele Zuccarello, anch’egli tra i rappresentanti del Comitato -, una strada già pedonale molto più ampia, che costeggia il Duomo e dove ci sono molti meno locali. Una cosa è lasciare lo spazio per i mezzi di soccorso, altra è il continuo traffico di pullman e trenini turistici, anche a passo d’uomo, che un domani potrebbero pure aumentare. Un commerciante non può posizionare tavoli e sedie accanto ad una corsia trafficata, è necessaria una distanza di sicurezza. Il dirigente Pizzino ha detto che la nostra proposta è tecnicamente fattibile e, se il problema è quello di lasciare aperto un solo varco invece che due, allora si chiuda quello di via I settembre, garantendo l’accesso solo al passo carrabile, e si lasci aperto solo quello di via San Giacomo, anche per i mezzi di soccorso. L’assessore ci ha detto che considererà la nostra richiesta”.

Ma cosa succederà se la richiesta non verrà accolta? “Ci opporremo – ribatte Zuccarello – e si arriverà allo scontro. Se poi i commercianti dovessero cambiare idea è un altro discorso. In ogni caso il comitato resterà in vita anche dopo l’istituzione dell’isola pedonale per continuare l’interlocuzione in itinere anche su altre questioni. Abbiamo già chiesto, ad esempio, alcune deroghe per il carico e scarico delle merci nei negozi e su questo sembra che non ci sia alcun problema”.

Sull’ipotesi via San Giacomo, comunque, l’assessore Cacciola ha mostrato più di qualche perplessità. “La valuteremo – riprende – ma aprire un altro varco significa eliminare i paletti esistenti e installare un altro oneroso impianto di videosorveglianza. Sono eventualmente delle modifiche che si possono fare anche in corso d’opera in un caso o nell’altro, dopo aver sperimentato gli effetti. L’obiettivo è quello di realizzare una vera isola pedonale, così come oggi lo sono le via Cardines, Lepanto e Castellammare”.

Ma quando il via di quest’isola pedonale? “Spero di farcela entro giugno – conclude Cacciola – ma dipende anche da quando riusciremo ad avere tutto a disposizione. Ad esempio manca ancora l’autorizzazione da parte del Ministero ad utilizzare le telecamere, che comunque sono già disponibili, per multare le auto che dovessero entrare nell’area. Se dovesse tardare ancora, inizieremo a fare controlli coi vigili. Una volta avviato questo primo step, vorrei concentrarmi sull’istituzione della ztl a Capo Peloro, che speriamo di varare a metà luglio. Nei prossimi giorni ripuliremo dalle erbacce il parcheggio Torri Morandi, per il quale l’Enel ci ha già dato l’ok”.

Sempre di isola pedonale Duomo si era parlato anche in un altro incontro, poche ore prima, nella sede della IV circoscrizione, anch’esso molto partecipato. “Lunedì formalizzeremo la nostra proposta – afferma il presidente Francesco Palano Quero -, che riguarda molti aspetti. I bus turistici potrebbero anche fare un giro più lungo, tramite le corsie preferenziali di via Cesare Battisti, via Tommaso Cannizzaro e corso Cavour, ma anche le ipotesi corsia centrale in via I settembre o anche via San Giacomo sono plausibili e al vaglio. Il nostro Consiglio, all’unanimità, vorrebbe che quest’isola fosse ancora ampliata. Ad esempio, e ci è stato chiesto anche dai residenti, non ha senso non pedonalizzare i tratti adiacenti a piazza Duomo di via Venezian e via Università perché, soprattutto nei week end, sarebbe una lunga coda di macchine fracassone in cerca di parcheggio. Al massimo si potrebbe pensare a consentire l’accesso solo ai residenti ma assolutamente non a tutti. Poi si dovrà discutere anche di nuove pedonalizzazioni di tratti di via I settembre o via Cesare Battisti e, in futuro, immaginiamo un ulteriore ampliamento dell’isola fino al Teatro Vittorio Emanuele”.

La IV circoscrizione, infine, proporrà altre modifiche viarie in zona a prescindere dal tipo di isola pedonale che sarà realizzata. “E’ necessario superare problemi già verificati – conclude Palano Quero -. In particolare chiediamo il ripristino della possibilità di svoltare a sinistra da via Tommaso Cannizzaro verso via Cesare Battisti e alcune modifiche nella parte bassa di via San Filippo Bianchi, per evitare intasamenti verso la via I settembre”.

(Marco Ipsale)