Giardini Naxos. Lavori al cimitero: a settembre l’inizio del cantiere

Il project financing è stato già predisposto da alcuni mesi. Esattamente dalla scorsa estate. Ma prima di far partire definitivamente i lavori di ricostruzione dei nuovi loculi al cimitero di Giardini Naxos, bisognerà attendere ancora parecchio tempo, visto che il cantiere potrà aprirsi soltanto nel prossimo autunno. E a sostegno di ciò vi sono le parole dell’assessore al ramo, Carmelo Villari, che nelle scorse ore ha, infatti, dichiarato che “per motivi tecnici gli interventi di estumulazione, di demolizione delle vecchie celle e di ricostruzione delle altre 220 si potranno effettuare non prima del prossimo mese di settembre”. L’intenzione dell’Amministrazione comunale naxiota era quella di cominciare a ricostruire i loculi già da subito, ma i lavori saranno eseguiti dopo la fine della bella stagione, nonostante i vertici di Palazzo dei Naxioti abbiano ottenuto da qualche giorno tutti i pareri e le autorizzazioni, sia da parte dei medici sanitari che del Genio Civile, necessarie per dare l’ “input” definitivo alle operazioni. Interventi che potranno, tra l’altro, essere avviati soltanto in seguito all’approvazione del progetto esecutivo in sede di Giunta municipale, che nei mesi scorsi ha detto “sì” alla bozza preliminare. Un disegno, proposto da Villari ed inserito all’interno del Piano delle Opere pubbliche 2016/2018, sul quale c’è stato l’assenso del Consiglio comunale. L’intervento, che prevedrà un impegno di spesa di 275 mila euro, era stato, infatti, approvato proprio in Assemblea nello scorso mese di dicembre, ma nel frattempo l’attenzione si è spostata sui servizi cimiteriali che saranno affidati molto probabilmente ad un privato. L’Amministrazione del sindaco Nello Lo Turco vuole concederli al più presto a terzi per evitare soprattutto gli innumerevoli problemi, che nel corso degli ultimi mesi sono stati evidenziati dai cittadini naxioti. Poca efficienza e cura all’interno del sito di via San Pietro, nel rione periferico di Calcarone, sono stati all’ordine del giorno e al riguardo la situazione dovrebbe cambiare a breve.

Enrico Scandurra