Taormina. Condotta in via Garipoli intasata dalla terra dell’Etna, interviene il Consorzio rete fognante

E’ prevalentemente la cenere dell’Etna, anche se non mancano altri materiali, a causare la fuoriuscita di acqua lungo la via Mario e Nicolò Garipoli, a Taormina, in seguito all’intasamento dell’ormai vetusta condotta. Lo ha reso noto il Consorzio per la rete fognante, annunciando che l’ente si è immediatamente attivato per predisporre la necessaria opera di espurgo. Il presidente del Consorzio, Andrea Raneri, ha dichiarato che “si sta cercando di risolvere, per quanto possibile, un vecchio problema”. L’obiettivo è di intervenire in modo incisivo su una delle principali vie di accesso alla città turistica, in modo da salvare l’arteria da fuoriuscite d’acqua dalla condotta e dai tombini. A peggiorare la situazione, la mancanza di divisione tra acque bianche e nere.

Non sono mancate, fino al recente passato, polemiche e proteste, in quanto ad ogni acquazzone la strada si trasforma in un torrente. Un primo intervento è stato eseguito in una stradina secondaria. Adesso le opere stanno riguardando la condotta principale. Per consentire la realizzazione dell’opera, lungo la via Garipoli si transita a senso unico alternata, in modo da non creare intralci. Operai specializzati stanno sostituendo la vecchia e intasata condotta fognaria da 25 centimetri di diametro con un nuovo tubo da 65. Contestualmente si stanno realizzando pozzi di decantazione voluminosi. Ma questa è solo una delle diverse aree cittadine dove si registra, da tempo, l’identico disagio.

Carmelo Caspanello