Giornata di sciopero sullo Stretto. Comitato pendolari vicino ai lavoratori

Adesione quasi totale, una sola nave a fare avanti e indietro da Messina e Villa e disagi per i passeggeri, soprattutto per i pendolari. Si sta ripetendo quanto accaduto venerdì scorso, oggi agli imbarcaderi di Caronte e Tourist. Da Tremestieri non parte nessuna nave e alla rada San Francesco l’attesa sfiora le due ore.

I pendolari sono probabilmente i più svantaggiati dalla situazione ma il comitato pendolari è comunque vicino ai lavoratori: “La nostra città subirà il diktat delle imprese che tendono a massimizzare i profitti a scapito dei lavoratori, avendo in mano il vile ricatto del licenziamento”.

“In un territorio fragile quale è il nostro, non c’è stato il senso civico del bene comune, ma a prevalere sono stati sempre gli smisurati egoismi delle imprese che in una situazione di fatto quasi monopolistico hanno usato lo Stretto come un bene privato, facendo pagare un prezzo per l’attraversamento quasi fra i più cari d’Europa – incalzano i responsabili del comitato, Interdonato, Caia e Ansaldo Patti -. Mentre mai abbiamo assistito da parte dei politicanti di entrambe le due sponde ad una denuncia netta, chiara, contro il malcostume dell’aumento indiscriminato dei prezzi e la variabilità del prezzo”.

“Grazie all’articolo 18 della riforma Fornero si è venuta a creare la schizofrenica realtà del licenziamento per motivi economici – concludono i dirigenti -. Per questo bisogna agire, chiamando la società civile a riflettere sull’addensamento grigio che si prepara e dimostrare vicinanza ai lavoratori facendo capire loro che non si è mai soli quando si lotta per una giusta causa”.

FOTO STURIALE