S’insedia l’assessore Panarello. Orti didattici e Last Minute Market i primi progetti

Pubblica Istruzione, Legalità e Pari Opportunità, Agricoltura, Artigianato, Commercio, Attività produttive, Attività promozionale prodotti tipici secondo i principi di sostenibilità, Programmazione Fiere, Mercati, Gas (gruppi acquisto solidale), Des (distretti di economia solidale), Res (reti di economia solidale). Sono le deleghe affidate all’unico assessore donna della squadra di Accorinti, la professoressa di pedagogia Patrizia Panarello, che oggi si è insediata a palazzo Zanca.

“Il primo obiettivo – afferma la Panarello – è quello di identificare gli ostacoli per la macchina amministrativa e provare a rimuoverli. Voglio ascoltare ad esempio i commercianti e gli artigiani per condividere un operato funzionale. Saranno coinvolti i dirigenti e il personale comunale, col loro indispensabile patrimonio di conoscenze. Il nostro assessorato sarà aperto alle istanze di chi vive i drammi quotidiani, su tutti la disoccupazione”.

Un luogo centrale per ripartire saranno i villaggi: “Vorremmo riuscire a fare almeno una cosa buona per ogni villaggio – prosegue -, andare a conoscere le problematiche, vedere cosa si può progettare immediatamente con l’aiuto di associazioni e istituendo consulte dei cittadini. Un’idea è l’apertura pomeridiana delle scuole, un fattore che creerebbe aggregazione per bambini che non sanno dove andare e rappresenterebbe un aiuto anche per quei genitori che non riescono ad affrontare il doposcuola”.

Due i progetti principali sui quali si punterà. Il primo è quello dell’istituzione degli orti didattici, in aree attigue alle scuole: “Si potrà iniziare quasi subito – spiega l’assessore Panarello -. Diverse persone si stanno già attivando per lanciare questa idea e per fare rete insieme ai cittadini. Si potrebbe far tesoro, ad esempio, delle competenze degli anziani che hanno la conoscenza diretta delle coltivazioni dei terreni. Il progetto, in realtà, è già partito in via sperimentale lo scorso anno alla scuola Passamonte ed ha riscosso un buon successo. L’obiettivo è adesso quello di attuarlo in maniera sistematica. Il raccolto viene cucinato in loco e mangiato dai bambini stessi, oppure viene introdotto nelle mense già esistenti. In questo modo si fa sia educazione alimentare sia ambientale. E’ necessario, però, il coinvolgimento dei dirigenti scolastici che conoscono il quadro scolastico della situazione. Si comincerà dai plessi in cui sarà possibile avviare il progetto a costo zero. Negli anni, si proverà a strutturarlo ed ampliarlo sempre più”.

Il secondo è il cosiddetto “last minute market”. “Si tratta di un progetto antispreco – conclude la Panarello – avviato a Bologna diversi anni fa. Un progetto vincente che noi proponiamo alla città. Consiste nel recuperare il cibo invenduto, ma ancora buono, dai supermercati, le panetterie e le rosticcerie e ridistribuirlo a chi non ne ha, ad esempio con l’ausilio delle mense dei poveri. Bisogna mettere in rete il mondo associazionistico cittadino per far sì che diventi un piano utile per la comunità”.

(Marco Ipsale)