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Le panchine artistiche a Torre Faro sono state vandalizzate. Bonaccorso: “Atto vigliacco”

MESSINA – C’era voluto oltre un mese di lavoro, con l’associazione Puli-Amo Messina promotrice dell’iniziativa con diversi artisti messinesi per dare alle panchine di Torre Faro nuova vita, nello scorso novembre. Ora quelle splendide opere andranno restaurate perché qualcuno ha deciso di vandalizzarle, cancellandone alcune parti. A denunciarlo sono due degli artisti protagonisti delle opere, Lucia Florio e Lelio Bonaccorso.

Il post di Lucia Florio

La prima ha rilanciato le foto già nei giorni scorsi sui social, scrivendo su Facebook che “la bellezza alla fine è sempre la strada giusta da seguire. Sempre. Anche quando dà fastidio”. Passando dal lungomare di Via Circuito, adesso, fa male al cuore vedere le panchine firmate da me e Lelio Bonaccorso vandalizzate, sfregiate e ferite da chi non ha capito”. E ha allegato le foto delle panchine danneggiate.

Bonaccorso: “Non solo un atto vandalico”

Lelio Bonaccorso, fumettista conosciuto e impegnato da tempo in battaglie sociali e culturali in favore della città, dichiara ai microfoni di Tempostretto: “Le cose belle come questa iniziativa di realizzare delle panchine d’autore a Torre Faro hanno purtroppo, come spesso accade, anche un contraltare negativo. In questo caso è la vandalizzazione della mia panchina e di quella di Lucia Florio. Io sono convinto che non sia solo un attacco vandalico fine a se stesso. Chi ha fatto quest’atto vigliacco si è concentrato sul nome, cancellandolo e lasciando tutto il resto. Per me è il segno del fatto che quando si fa una politica culturale attiva, dicendo anche cose scomode che possono appartenere al ruolo degli intellettuali nella società, può avvenire anche questo. Ce lo potevamo aspettare”.

La proposta: “Panchine artistiche con le storie della città”

Ma Bonaccorso, che come tanti altri artisti messinesi ha deciso di combattere il negativo con il bello, avanza una proposta, non fermandosi alla sola idea di restaurare, se sarà possibile, le panchine: “Vorrei cogliere quest’occasione per rilanciare, chiedendo all’amministrazione o ad associazioni altre panchine d’autore. Con strisce a fumetti che raccontino le storie della nostra città, magari sparse in città o nei parchi. In modo tale da far conoscere le storie della nostra tradizione a chiunque voglia sedersi o riposarsi”.