Incarichi legali, la Fp Cgil chiede chiarezza sul numero degli affidamenti “esterni”

La decisione dei componenti del collegio di difesa di palazzo Zanca di rinunciare al compenso mensile di 1500 euro, in segno di vicinanza al momento di difficoltà affrontato dall’ente, riscuote il consenso della segretaria della Fp Cgil, Clara Crocè. Quest’ultima, però, coglie l’occasione occasione per ribadire quanto già denunciato qualche mese fa. Era il 28 marzo, occasione in cui le lavoratrici dell’ex-cooperativa Futura, tentarono di consegnare al sindaco, che andò su tutte le furie (vedi articolo correlato), una torta con su stampata l’immagine di Pinocchio. Un disegno che per le dipendenti era sinonimo di un anno di bugie, di promesse non mantenute e di stipendi non pagati.
Nello stesso giorno Clara Crocé, denunciò l’eccessivo ricorso a legali esterni, da parte dell’amministrazione, per opporsi ai decreti ingiuntivi emessi dai vari giudici del lavoro per il pagamento delle mensilità arretrate al personale ex-Futura. “Mentre la Fp Cgil si i è avvalsa di un solo legale per tutta la vertenza – afferma la sindacalista – l’ex sindaco Buzzanca dovrebbe chiarire i motivi per i quali invece di fornire l’incarico ad un avvocato interno al Comune, ha dato mandato, per ogni singolo lavoratore, a un certo di numero di legali e se agli stessi abbia liquidato degli acconti. Ma soprattutto – spiega – ci piacerebbe conoscere quanto è stato a tutt’oggi pagato ai legali, mentre ancora i lavoratori attendono gli stipendi arretrati”.
Domanda a cui, ancora oggi, l’ex primo cittadino non ha dato risposta. “Per tali motivi – conclude Crocè – la Fp Cgil, attraverso il proprio legale, ha deciso di inviare una nota al Commissario Croce per chiedere un incontro al fine di chiarire le rispettive posizioni e se possibile addivenire a una definizione transattiva della controversia. Tutto ciò per il bene dei lavoratori e delle casse vuote del Comune di Messina”.