Distribuzione gas, stop alle concessioni gratuite. Per Messina potenziale gettito di 20 milioni nei prossimi 10 anni

Distribuzione del gas e concessioni da parte dei Comuni alle grandi imprese del settore, la Sicilia si adegua alla normativa nazionale. E in città l’amministrazione Accorinti brinda ad un successo che sente suo. Come si legge in un comunicato stampa di Palazzo Zanca “nella legge di stabilità della Regione Siciliana per l’anno 2015 c’è una norma fortemente voluta dall’Amministrazione Accorinti e preannunciata ancora nel piano di riequilibrio approvato nel settembre 2014 come misura di sostegno al piano stesso. Si tratta dell’art. 98 che modifica l’ordinamento regionale sulla distribuzione del gas naturale, allineando la normativa siciliana a quella nazionale. Da quest’anno, a distanza di ben 15 anni dal “Decreto Letta”, che recepiva una Direttiva Comunitaria, non sarà più possibile per le aziende del settore distribuire gas su semplice concessione del Comune, senza procedura di gara e senza corrispondere alcun canone. Nel 2002-03 le leggi finanziarie della Sicilia recepirono la norma nazionale che introduceva il principio della concorrenza e la fine dei monopoli gratuiti per le grandi imprese della distribuzione del gas. A differenza della legge italiana, però, la disciplina regionale rendeva possibile una durata potenzialmente indefinita del regime transitorio, consentendo ai grandi gruppi della distribuzione di mantenere in vita per lunghissimo tempo le concessioni gratuite di cui fossero stati in godimento. A Messina questo implicava che, dato il modo in cui erano state redatte le convenzioni che affidavano a Italgas la distribuzione, l’azienda avrebbe potuto vantare un ipotetico diritto alla gratuità della concessione fino al 2023”.

Per gli amministratori di Palazzo Zanca un periodo così lungo era in evidente contrasto con lo spirito e con le finalità della legge, mentre l’esistenza dei monopoli gratuiti (oltre a consolidare le posizioni di rendita dei distributori) privava i Comuni siciliani di una importante fonte di gettito. “Già nel maggio 2014, dopo intense consultazioni con l’ufficio legislativo della Presidenza dell’Assemblea, la IV Commissione dell’ARS aveva approvato la norma proposta, ma l’iter del provvedimento si era successivamente bloccato e i vari tentativi di riavviarlo erano caduti nel vuoto. Nei mesi scorsi l’assessore alle politiche finanziarie, Guido Signorino, aveva sottoposto all’assessore regionale al Bilancio, Alessandro Baccei, la problematica, riscontrando grande interesse; nelle ultime settimane, la proposta normativa era stata discussa con l’ufficio legislativo del Governo, valutata coi tecnici dell’assessorato Ambiente ed Energia e limata nei suoi particolari”.

“Siamo molto soddisfatti di questo provvedimento che costituisce un importante tassello di supporto alla strategia del riequilibrio finanziario del Comune di Messina – ha commentato il vicesindaco Guido Signorino. Avevamo già previsto che l’adeguamento della normativa sulla distribuzione del gas naturale, con la fine dei monopoli gratuiti, potesse costituire uno strumento di ulteriore consolidamento del piano di riequilibrio. Ringrazio il Governo regionale per la sensibilità e la disponibilità con cui ha accolto la nostra proposta. Questa norma, oltre a chiudere la stagione dei monopoli gratuiti, offre risorse aggiuntive per almeno 20 milioni nel prossimo decennio, rafforzando ulteriormente il piano di riequilibrio del Comune di Messina, e ci consente di richiedere già da quest’anno all’azienda distributrice un canone di concessione per lo svolgimento dell’attività, apportando beneficio al bilancio comunale”.