Petros Markaris in libreria con “Tempi Bui”, edito da Bompiani

Ci troviamo in piena crisi e l’anno ormai imminente sarà, almeno per la Grecia, più difficile di tutti gli altri. Questa crisi non è solo finanziaria. Segna anche la fine delle illusioni con le quali abbiamo vissuto fin dalla costituzione dell’Unione monetaria. Gli articoli, le interviste e i discorsi contenuti in questo libro sono un tentativo di fare i conti con queste illusioni. Rappresentano anche uno sforzo di chiarire le cause e le conseguenze del disastro economico dalla prospettiva di uno scrittore. Da quando è iniziata la crisi, circola una parola che i politici e i giornalisti usano molto volentieri e che mi innervosisce profondamente. Si tratta di: ‘narrazione’. Come ho già detto, io sono uno scrittore e non un politico o un editorialista. Per questo so anche che una narrazione presuppone una storia che si desidera raccontare. Non c’è narrazione senza storia. Quale storia, quindi, potremmo raccontare in Europa? L’Euro non è l’unica cosa che ci accomuna e quindi non dovremmo limitarci a questo argomento. L’Europa ha molte storie da raccontare. Sarebbe bello se le unissimo al fine di dar vita a una narrazione comune.” Petros Markaris

PETROS MARKARIS è nato a Istanbul nel 1937. Ha collaborato con Theo Angelopoulos a numerose sceneggiature, tra cui quella del film L’eternità e un giorno, Palma d’Oro a Cannes nel 1998. Bompiani ha pubblicato, oltre all’autobiografia Io e Kostas Charitos (2010), sette libri con le avventure del commissario Kostas Charitos: Difesa a zona (2001), Si è suicidato il Che (2004), La lunga estate calda del commissario Charitos (2007), I labirinti di Atene (2008), La balia (2009), Prestiti scaduti (2011) e L’esattore (2012). Nel 2011 Markaris ha ricevuto il Raymond Chandler Award al Courmayeur Noir in Festival.