Scuole di Messina e provincia: un anno drammatico per edilizia e servizi

Quando si parla di scuole ormai il quadro è sempre a tinte fosche. Per gli istituti di Messina e provincia è stato un anno difficilissimo: tra problemi strutturali e carenze dei servizi, le scuole godono di pessima salute. Non a caso, infatti, Messina si è guadagnata un terribile ultimo posto su scala nazionale nella classifica emersa dal XVII Rapporto Ecosistema Scuola, l’indagine annuale realizzata da Legambiente.

Un fronte aperto su cui la Flc Cgil ha cercato di tenere sempre i riflettori accesi, tentando di suscitare attenzione da parte delle istituzioni. Il bilancio di questo 2016 parla chiaro e sembra più un bollettino di guerra. All'inizio dell'anno scolastico è scoppiato il problema delle aule mancanti del Liceo "Seguenza" e delle difficoltà degli studenti e del personale scolastico a proseguire le lezioni nelle sedi attuali dal gennaio 2017. All'orizzonte non si vedono ancora soluzioni definitive al problema. Le difficoltà sono proseguite, dall'inizio di ottobre, con le chiusure di alcune scuole e plessi scolastici. La "Enzo Drago" è rimasta chiusa per più di una settimana, poi è stata la volta della "Tommaseo",della "Pirandello", della "Paino" e di alcuni plessi dell'I.C. "Santa Margherita".
I casi emblematici restano il plesso "Ettore Castronovo", nella zona di Bordonaro, e l'IC "Leopardi" chiuse dall'intervento dell'ufficio provinciale del lavoro per carenze strutturali. Non va meglio in provincia. Nelle settimane scorse, per problemi analoghi, il plesso "Destra Longano" dell'I.C. "Bastiano Genovese" di Barcellona P.d.G è stato chiuso dal Dirigente Scolastico dopo che la stessa aveva chiesto invano l'intervento del Comune per approntare le opportune verifiche e rilasciare il relativo certificato d'agibilità.
A questi problemi si aggiungono: l'assenza del servizio mensa in molti comuni della provincia, compresa Messina, e addirittura le linee telefoniche staccate agli istituti comprensivi di Messina.

La Flc Cgil non ha dubbi: “Possiamo ben dire che la Buona Scuola del Governo non è proprio arrivata nella Città dello Stretto.
Il Segretario Generale Pietro Patti, dichiara: "Da anni ormai stiamo assistendo allo smantellamento della scuola pubblica e ad un calo di investimenti nell'istruzione e nella ricerca che fanno dell'Italia fanalino di coda tra i paesi dell'UE. Bisogna pensare a un vero e grande piano di edilizia scolastica che trasformi gli edifici in luoghi sicuri per il sapere e la salute dei nostri figli. Auspico una sinergia tra gli amministratori locali e nazionali affinché si possano superare le emergenze che tormentano il nostro territorio. I nostri figli, gli insegnanti, il personale ATA e i dirigenti scolastici devono vivere i giorni di scuola nella normalità e non nella straordinarietà e precarietà che ormai li accompagna da anni, se non addirittura decenni”.

F.St.