Concorso interno all’Atm, ma quelle figure esistono già. Gioveni e Vaccarino indagano

Un concorso per individuare all’ATM 5 addetti all’Esercizio della tranvia da formare, successivamente, per utilizzare la nuova Sala Centrale Operativa con un sistema integrativo di Supervisione denominato SAE (Sistema Ausiliario dell’Esercizio). E’ il nuovo bando che ha attirato l’attenzione dei consiglieri comunali Libero Gioveni e Benedetto Vaccarino che vogliono vederci chiaro su tutto l’iter e per questo hanno raccolto un po’ di documenti per capire come stanno le cose e come nasce questa vicenda del SAE.

I due consiglieri hanno infatti scoperto che in Atm esiste personale già qualificato, formato con corsi, tirocinio e relativi attestati, che da circa quattro anni opera nella Sala Centrale Operativa con questo sistema SAE. Si tratta di 9 lavoratori che nel 2010 sono risultati vincitori del concorso interno bandito in Atm e hanno frequentato i corsi tenuti dalla Project Automation, che ha poi rilasciato 5 attesti di abilitazione. Ha fatto seguito un tirocinio della durata di oltre tre mesi e così da marzo 2012 a oggi hanno prestato servizio nella Centrale Operativa della Tranvia con turni volti a coprire l’intero servizio giornaliero del tram.

Dunque perché l’Azienda adesso bandisce un nuovo concorso? Le risposte potrebbero essere tante, Gioveni e Vaccarino azzardano qualche ipotesi. Secondo loro queste nuove procedure potrebbero servire a rimettere in gioco chi nel precedente concorso era stato escluso per mancanza di requisiti, ma porterebbero a vanificare anni di investimenti per formare i 9 vincitori di concorso. Piuttosto l’Atm si troverebbe a investire, in spregio alle norme di spending review, altre risorse in formazione di chi vincerà il nuovo concorso e a creare ulteriori contenziosi da pare di chi ha visto ledere i propri diritti acquisti.

Per tutti questi motivi, Gioveni e Vaccarino chiedono chiarimenti sulle motivazioni che hanno portato all’avvio di nuove procedure concorsuali, quando in azienda già esistono figure qualificate, formate con corsi e tirocinio e soprattutto si trovano già ad operar nella nuova Sala Centrale Operativa da più di tre ani.