L’Aias scrive al prefetto: “Messina è in mano a nessuno, ci costringono a tre ore di attesa”

“Un’amministrazione che non ha alcun rispetto per gli altri e che piuttosto opera solo con l’imposizione di retoriche prive di efficacia. Un sindaco ed una giunta che richiedono poteri speciali che portano solo chiacchiere, visto che nessun’opera, né la via don Blasco né il porto di Tremestieri, è stata avviata. E’ come se la porta della Sicilia fosse in mano a nessuno”. E’ il durissimo attacco del presidente dell’Associazione imprese autotrasportatori siciliani, Giuseppe Richichi, nei confronti della giunta Accorinti, “rea” di far “pagare le classi più deboli che devono subire le scelte scriteriate di una pessima gestione”.

Dopo l’attacco alla giunta messinese, l’elogio a quella catanese: “L’unica da cui sono arrivate celeri risposte alle esigenze esposte. Quando nei mesi scorsi si stava interrompendo il servizio navale di collegamento tra Catania e Napoli e la compagnia siculo calabrese si è mostrata interessata al mantenimento della rotta, è giunta da parte di tutti la disponibilità e l’appoggio affinché non si perdesse una così importante realtà sia per la città che per le imprese”.

Richichi si rivolge al prefetto Stefano Trotta, chiedendo “di mettere finalmente la parola fine ad anni di controversie irrisolte soprattutto in merito alla questione viabilità messinese. Le indicazioni in merito allo smaltimento del traffico della chiocciola Tremestieri non troveranno soluzione se manca il personale addetto al rilascio dei pass e tre ore di attesa agli imbarchi non sono tollerabili per il nostro lavoro. A tal proposito la invitiamo a verificare quanto riportato ed auspichiamo in un suo sollecito intervento”.