Emilio Fragale: “Pd di Messina, sul fronte non sventola bandiera bianca”

Care compagne e amiche, cari amici e compagni,

a Palazzo Zanca sventola accanto alle bandiere istituzionali anche la bandiera della pace.

Non ho nulla contro la bandiera della pace … contro il simbolo, contro il colore, contro l'arcobaleno.

Non sono neppure tra coloro che avversano questa bandiera ritenendo che celi – esotericamente – un inno all'egoismo e all'edonismo contro il messaggio evangelico.

Si ritiene, infatti, che i colori invertiti dell'arcobaleno, che simboleggia cristianamente uno sguardo rivolto al Creatore e alla Creazione, possa rappresentare un orizzonte deviante. La questione, non merita, almeno in questa sede ulteriore approfondimento.Pongo un problema diverso.

Per quanto tempo ancora dovremo supinamente accettare che il Sindaco, ostinandosi ad indossare la mogliettina, diserti appuntamenti importanti (per la città) che richiedono il rispetto di un protocollo?

Può continuare il Sindaco ad osservare coerenza rispetto ad uno stile personale (verso il quale coltivo rispetto) sacrificando (questo non rispetto) l'interesse di Messina che esige una sua presenza laddove occorre un primo cittadino in giacca e cravatta?

A me interessa poco che il Sindaco della città di Messina riceva l'apprezzamento di un intellettuale come Gad Lerner. Interessa di più che Messina non sia – ulteriormente – scartata per un narciso senso della propria immagine.

Si pone, peraltro, una questione che non è confinabile nella c.d. etichetta.

Il punto è questo: non si può stare al di sopra di regolamenti e convenzioni, anzi di norme e leggi. Stare sopra significa stare fuori. Segnalo, trascrivendo (domande e risposte rinvenibili nel sito del Governo Italiano – presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio del Cerimoniale) quanto prescritto in materia:

Si possono esporre negli edifici pubblici bandiere di partito o di associazioni o di movimenti o bandiere della pace, ecc.?

NO, perché negli edifici pubblici possono essere esposte soltanto le bandiere pubbliche istituzionali. Ciò per rispettare il carattere di "neutralità" delle sedi istituzionali, che costituisce sacro principio democratico.

Se un Comune vuole manifestare adesione ad un movimento esponendone il vessillo, come può fare?

Può esporre il vessillo rappresentativo del movimento dove vuole, ma non al fianco della bandiera nazionale o europea perché i vessilli e le bandiere dei movimenti non hanno il rango istituzionale che compete alle bandiere ufficiali e quindi non si possono mescolare senza ledere la dignità della bandiera nazionale tutelata dalle norme (L'art. 12 della Costituzione, la legge 22/98, il DPR 121/2000, l'art. 292 del Codice penale ed i principi generali del protocollo di Stato).

Ora … così come, da sempre, invito il PD ad intervenire autorevolmente nel dibattito politico con percorsi progettuali e programmatici improntati alla serietà, chiedo con altrettanta convinzione che non vi sia indulgenza o rassegnazione nei confronti di ogni espressione di sterile anarchia di maniera.

Su questo fronte … occorre essere in trincea e NON sventolare bandiera bianca.

Emilio Fragale

(Unodiquellicheceranoprimachenonsisubordinaculturalmenteadalcuno)