L’Orsa: “Caro Eller, è pagato con i nostri soldi, risolva i problemi invece di scrivere su Fb”

Gentile assessore Eller Vainicher, apprendo da un social network il suo giudizio affrettato sulle condizioni della Sicilia e in particolare di Messina:

“ Non molti mi hanno spiegato come funziona veramente in Sicilia e specie a Messina, la maledetta mafia … ma il tanfo lo sento comunque… i profumi francesi e le varie ciprie non riescono a coprire il lezzo che ammorba l’aria, è l’odore del marciume e della morte fatta di disoccupazione…” .

In verità nel profondo sud non sentivamo il bisogno dell’ennesimo oriundo salva-sicilia che giunge sul territorio per impartire lezioni di civiltà agli indigeni sottomessi dalla mafia; passando da qui, pagati con i soldi dei siciliani, ci avete detto di tutto: cloaca, verminaio, mafiosi… per esaltare all’inverosimile la missione di civilizzazione che la politica territoriale vi affida dichiarando implicitamente la propria incapacità a gestire la cosa pubblica. La pochezza dei nostri amministratori vi permette di apparire eccellenze che emergono nel mare della triste mediocrità ma questo non le consente di proferire giudizi gratuiti sul popolo siciliano. Derubricare l’elemento disoccupazione a un fenomeno conseguente alla mafia è un banale scaricabarile, la mafia si nutre proprio della disoccupazione causata dalla politica inetta e collusa, associare all’immagine di Paolo Borsellino le sue parole che pesano come macigni sulla nostra storia e sulla dignità di siciliani è profondamente offensivo, un atto di auto-celebrazione indecoroso che si allinea alla politica della tronfia giunta comunale messinese, avvezza all’autoreferenzialità, alla propaganda, agli annunci che non corrispondono ai fatti. Lei è pagato con risorse pubbliche per parlare con i fatti che al momento languono, il suo esordio scenografico non ci tranquillizza affatto, le foto al fianco dei bidoni dei rifiuti, le felicitazioni per un’operazione ai limiti del monopolio che concentra il servizio essenziale di trasporto marittimo della Sicilia nelle mani del solo gruppo imprenditoriale SNS (Franza – Morace); trasmettono l’esigenza vanesia di apparire più della capacità di risolvere. Esimio assessore, prima di perdersi in dichiarazioni su facebook che lasciano spazio a interpretazioni, pensi a risolvere i problemi per cui i messinesi la pagano, dimostri che il Comune non è al dissesto come pochi illuminati denunciano da anni, risani i tristi bilanci evitando di caricare di tasse i cittadini, garantisca gli stipendi puntuali ai lavoratori comunali e delle partecipate, procuri le risorse economiche per rendere civili i servizi essenziali. Auspichiamo vivamente che i suoi progetti di risanamento non naufraghino con l’ammissione di fallimento, com’è successo al suo predecessore e a lei stesso che ha concluso la sua avventura di assessore al bilancio del Comune di Sesto Fiorentino presentando le dimissioni il 20 luglio 2015 per tristi equilibri di partito interni al PD.

Sappia che per questo popolo immerso nel “tanfo e nell’odore di marciume” lei al momento è un costo più che una speranza, una spesa che si aggiunge alla lista dei superesperti con i quali la giunta Accorinti, in preda a crisi di esterofilia, pensa di risolvere gli annosi problemi di Messina. Attendo di apprendere al più presto di un suo programma credibile volto a dimostrare con i fatti che il Comune di Messina può evitare il default, il tempo a disposizione è pochissimo, fossi in lei, mi concentrerei più nello studio dei bilanci e meno nella cura dell’immagine, anche perché se i fatti non dovessero corrispondere agli annunci, lei sarebbe annoverato fra “i profumi francesi e le varie ciprie che non riescono a coprire il lezzo che ammorba l’aria” a cui Accorinti si è affidato per vivacchiare sulla poltrona da sindaco sempre più instabile, maldestramente rattoppata per grazia ricevuta dagli antichi avversari politici.

OR.S.A. SICILIA

Mariano Massaro