Scorporo del linguistico al Seguenza. Lo sfogo di una madre

Scorporo del linguistico al Seguenza. Lo sfogo di una madre

Scorporo del linguistico al Seguenza. Lo sfogo di una madre

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venerdì 16 Novembre 2018 - 10:55

Su 323 alunni del linguistico, 240 hanno chiesto il nulla osta per cambiare scuola. Ed il cinese si studia solo al Seguenza in tutta la città. Ma il sindaco De Luca ha manifestato apertura

"Voglio dare libero sfogo alla mia rabbia, perché purtroppo quello che sta accadendo è un precedente in assoluto che lede gravemente alcuni diritti fondamentali di ogni cittadino: il diritto di scelta, diritto allo studio, diritto al libero trasferimento, diritto ad una formazione continua e altro ancora". E' lo sfogo di una madre, Liliana Pezzino, di uno studente del liceo Seguenza. Stamani la dirigente, i docenti, gli studenti e i genitori hanno protestato in piazza contro il trasferimento del linguistico dal Seguenza al Maurolico e hanno incontrato il sindaco Cateno De Luca, che si è detto aperto a vagliare soluzioni condivise.

"Mio figlio – racconta – quattro anni fa ha scelto di iscriversi in uno dei più rinomati e datati licei della città, il liceo Seguenza, scegliendo, avendo una vera e propria passione per le lingue straniere, l’indirizzo linguistico. Studiando peraltro come terza lingua straniera il cinese, in quanto il liceo Seguenza è l’unico linguistico della città ad avere questo fiore all’occhiello. In questi quattro anni, ha seguito un percorso formativo di alto livello, con i suoi professori, alcuni li seguono dal primo anno; la professoressa di inglese, nonché coordinatrice di classe, è sempre colei che li ha accolti il primo giorno di scuola, quando ancora erano dei cuccioli. Il prossimo anno sarà in quinto liceo e dovrà subire questo cambiamento non voluto di tutti i professori, proprio quando dovrà affrontare gli esami di stato. Non saprà come li prepareranno, come li sosterranno. Perderà quasi tutti i “compagni fratelli” del linguistico, perché su 323 alunni, 240 stanno chiedendo nulla osta. Lui studia il cinese e quindi per cambiare scuola dovremmo trasferirci in un’altra città. Ebbene, vengo al dunque: tutto questo sta per finire, perché qualche “testa” dall’alto ha deciso di trasferire “forzosamente” tutti i ragazzi del linguistico dal loro liceo ad un altro della città e questo perché “l’altro” ha solo circa 300 alunni e rischia la chiusura. Peraltro il Maurolico è un liceo classico, non linguistico. I nostri figli sono stati considerati numeri per impolpare la popolazione di codesto istituto. Da settembre quindi cambieranno tutti i professori, non sapranno cosa li aspetterà perché non c’è un Pof in questa scuola che riguardi l’indirizzo linguistico, non incontreranno più nei corridoi, o durante la ricreazione, i loro “amici fratelli” che sono iscritti negli altri indirizzi della loro “scuola madre” che saranno costretti a lasciare, non potranno più collaborare con i vari progetti con loro, perché non faranno più parte della stessa scuola. Tutto questo perché? Di certo subiscono un danno per risolvere una situazione che non riguarda loro, che stanno così bene nella scuola che hanno scelto. L’unico che ancora può cambiare questa decisione è il nostro sindaco, essendo quello che ha deciso questa “deportazione” di ragazzi, un organo della città metropolitana. Iil 22 novembre questa proposta rischia di essere approvata dall’assessore regionale e nessuno si sta muovendo".

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