I vincitori del concorso della Polizia Municipale scrivono al sindaco. Perché il trasferimento dei contrattisti?

La lettera che di seguito leggerete verrà recapitata questa mattina sulla scrivania del primo cittadino. A scriverla sono i 20 agenti della Polizia Municipale vincitori del biblico concorso che consentirà, pur se per un periodo ridotto (un anno) di far fronte alle carenze dei controlli su strada. Nel documento, i futuri agenti, ancora in attesa che la graduatoria venga resa pubblica e la procedura sia definitivamente conclusa, hanno conclusa da “rimproverare” a un’amministrazione che, pur potendo usufruire di nuove e competenti “leve”, abbia deciso di far migrare cinquanta dipendenti contrattisti (qualche giorno fa il giuramento nel Salone delle Bandiere) tra i ranghi della Municipale. « Perché – chiedono gli agenti che invece hanno partecipato ad un lungo e complesso iter concorsuale – è stato effettuato questo trasferimento con tanta arroganza e con poca preparazione da parte degli ex-contrattisti oggi vigili?»

DI SEGUITO LA LETTERA

Egregio sig. Sindaco,

nella città da lei amministrata accadono cose inverosimili, cose che in altre città sarebbero sicuramente ritenute inconcepibili. Ad esempio accade che dopo venti anni dall’ultimo concorso nella Polizia Municipale venga pubblicato un bando di concorso per esami per un periodo di un solo anno e per un numero di soli 20 agenti ma con i criteri e un programma di studio di un concorso a tempo indeterminato; accade che lo stesso concorso venga osteggiato dall’Amministrazione Comunale perché ritenuto troppo complicato e farraginoso; accade che la stessa Amministrazione sospenda l’iter concorsuale solo sulla base di un atto extragiudiziario, un atto notificato al Comune ma mai depositato al TAR, per un periodo di un anno e mezzo; accade che in una città dove la fame di lavoro è alle stelle un gruppo di ragazzi che hanno superato la preselezione si riuniscono e decidono di costituirsi in comitato per chiedere semplicemente che il concorso vada avanti; accade che dopo innumerevoli contrattempi si riesca a svolgere le prove scritte a luglio e gli orali a fine novembre; accade che su ottantanove candidati presenti alle prove scritte solo trentatre vengano ammessi agli orali; accade che durante il periodo, incredibilmente lungo, di espletamento dell’iter concorsuale l’Amministrazione decida di far transitare nel Corpo circa cinquanta dipendenti contrattisti in barba a coloro che stanno studiando e lottando perché il concorso vada avanti; accade che alla conclusione del concorso uno degli esponenti sindacali dei contrattisti rilasci pubblicamente un commento ad un giornale online, con un italiano assai claudicante, augurandosi che i vincitori del concorso non vengano mai assunti perché “tanto il tempo di imparare e devono andar via!”. accade che trascorsi quindici giorni dalla conclusione delle prove orali la graduatoria non è stata ancora pubblicata all’albo pretorio (chissà perché?).

E così in questa città dove il lavoro bisogna elemosinarlo accade di tutto anche le lotte tra poveri; poveri perché affamati di lavoro, perché un giovane laureato deve aggrapparsi con le unghie e con i denti ad un concorso per venti agenti di P.M. per 1 (uno) anno, mentre circa cinquanta dipendenti contrattisti del Comune vengano fatti transitare nella P.M. senza alcuna selezione ne preparazione ma con tanta arroganza. Oltretutto troviamo inverosimile che questo trasferimento sia stato presentato all’opinione pubblica come un atto di eroismo e sacrificio mentre in realtà risulta essere oltraggioso nei confronti di chi ha sostenuto un regolare concorso. Chiediamo che venga completato l’iter concorsuale con la pubblicazione della graduatoria e le immediate immissioni in servizio. Chiediamo inoltre che non si proponga più il transito di ulteriore personale contrattista se non dopo avere esaurito l’intera graduatoria ridotta a sole 32 unità.

I vincitori del concorso a 20 Agenti di Polizia Municipale