«Stamane, alle ore 8.05, ho scoperto insieme ad altri cittadini che all'isola ecologica Gravitelli, in caso di pioggia, la differenziata non si può fare perché i lavoratori, a detta loro o per ordine di MessinAmbiente, si bagnano». Inizia così la segnalazione di un cittadino che sabato mattina si era recato all’isola ecologica di Gravitelli per differenziare i propri rifiuti. Una testimonianza che punta a denunciare un episodio che certamente fa poco onore all’azienda che gestisce i rifiuti e agli sforzi che, tra difficoltà e problemi atavici, l’amministrazione continua a mettere in campo per diffondere la cultura della differenziata e potenziare un sistema che porterebbe benefici per tutti i messinesi.
Il racconto prosegue così: « E’ successo che dopo un quarto d'ora di discussioni, su loro suggerimento e sotto la pioggia, abbiamo fatto tutto da soli, compresa la pesatura. E dire che in quattro anni che faccio la differenziata, nessuno di loro, pioggia o non pioggia, mi ha mai aiutato a mettere la differenziata nei vari cassonetti. Mi chiedo: a che serve la buona volontà dei cittadini quando, comunque, vai a sbattere contro comportamenti di questo tipo, autonomi o imposti, e contro aziende o enti che non organizzano o non sanno organizzare, mentre in questi giorni arriva il saldo della Tari? Che mettano un cartello: SI LAVORA SOLO D'ESTATE».
Amarezza, ironia, dispiacere per ciò che potrebbe funzionare e che invece va male anche per responsabilità di chi non svolge il proprio compito a dovere. I cittadini di buona volontà sono pronti a fare sacrifici per avere una città più pulita e più vivibile, ma se a monte chi dovrebbe fare il proprio lavoro si tira indietro per un po’ di pioggia o per qualsiasi altro motivo allora sarà inutile anche provarci. L’assessore Daniele Ialacqua due giorni fa ha parlato di pugno duro e di controlli serrati sul territorio per arginare i comportamenti incivili. Forse i controlli andrebbero fatti a tutti i livelli.