“Io e il mio bimbo in braccio, al Policlinico, senza parcheggi, senza diritti”

Cara direttrice, per noi affezionati lettori di Tempostretto, semplicemente Rosaria,

sono un uomo, sono messinese e sono padre di 2 meravigliosi bambini.
Antonio, il maschietto di quasi 2 anni e mezzo, da oltre 7 giorni è ricoverato in serie condizioni nel nostro policlinico.
Ogni giorno per andare ad aiutare, sia il piccolo sia mia moglie, ormai spossata dalla stanchezza fisica e mentale, trovo quasi impossibile parcheggiare dentro o nei paraggi del policlinico. I parcheggi offerti e disponibili, peraltro a pagamento, sono ben oltre sotto le aspettative.
.. e tu giri, giri e ancora giri, con l'ansia, con le gambe che tremano, con i pannolini, e con l'intimo di un bambino che vorresti fosse nel suo lettino.
Ma hai rispetto del codice della strada e parcheggi lontano, lontano, lontano, cosi anziani, bambini e malati in genere.
Arrivi stanco in reparto, e il quadro che ti si presenta davanti, è quello triste di una madre e del suo bambino stanchi.
Ma la notizia, di un altro approfondimento diagnostico, ti ravviva la speranza.
Dai forza, Oggi faremo l'esame x!
Vi accompagnerà il medico Rossi o l'infermiere Bianchi.

Intanto il medico Rossi o l'infermiere Bianchi, ti informano che è meglio coprire il bambino, perchè il trasferimento avverrà a piedi, sotto le intemperie, per carenza di ambulanze.
Ma la speranza ti dà forza, e quel bambino di 12 kg, che non è un fardello d'acqua, si aggrappa a te, tremante come un koala.
Di questi trasferimenti, Rosaria, senza ambulanza ne ho fatti già 7 in pochi giorni.
Dopo il terzo, indignato, arrabbiato e nauseato, ho detto: caschi il mondo ma non accadrà più!
La mia auto, da domani, fungerà da ambulanza, ma il giorno dopo, come sempre, stessa storia, niente posti nè dentro nè fuori.
Cosi, dopo un'ora di ricerca, in preda al panico, parcheggio all'inizio della Consolare Valeria, verificando di non ostruire minimamente la circolazione, nemmeno ai mezzi pesanti.
Ma al rientro l'amara sorpresa, tutte le auto fuori, compresa la mia, multate dalla polizia municipale, e le auto parcheggiate fuori gli stalli prelevati dai carri attrezzi privati.
Ora mi chiedo, ci vogliamo rendere conto che nessuno dei multati si trovava li al Modena park per il concerto di Vasco ne tantomeno alla semifinale di champions league.
Siamo in un luogo dove la gente va per soddisfare bisogni di salute.
Che gusto c'è a fare cassa sui bisognosi, laddove lo stato di necessità diventa comune per tutti.
Perchè, non esiste più il buon senso, perchè non si amplia l'imbuto della comprensione, perchè prima di multare e sanzionare,le persone bisognose, non verificano che i parcheggi sia interni sia esterni siano completi.
Concludo cara direttrice che ieri, giorno 20 marzo, per l'effettuazione di un clisma opaco, ho effettuato il mio ultimo, e giuro ultimo, trasferimento a piedi, allorquando finito l'esame il bambino non aveva più lacrime da versare e noi genitori energie da spendere, con la consapevolezza che da domani in violazione dei miei diritti trasgredirò l'assolvimento dei miei doveri.
Lettera firmata