Monumenti, arredi e facciate imbrattate. L’idea di Ialacqua

Il monumento ai caduti collocato in piazza Cutugno antistante la chiesa di San Nicola a Ganzirri è statao di recente imbrattato da scritte. Il presidente della VI circoscrizione, Orazio Laganà, ha scritto all'assessore all'ambiente, Daniele Ialacqua, chiedendo un immediato intervento. Ialacqua, a sua volta, lo sollecita al dirigente del dipartimento Cimiteri e Verde urbano, Domenico Manna, e chiede anche un incontro al collega alla cultura, Federico Alagna, e alla Soprintendenza, in relazione a monumenti, arredi e facciate storiche imbrattate da scritte, alla valorizzazione e promozione di murales, graffiti e borghi dipinti. “E' urgenza – dice Ialacqua – attivare un piano di interventi sui monumenti, elementi d’arredo e facciate di palazzi storici imbrattate da scritte di ogni tipo, da non confondersi con murales e graffiti, esempi di street art che l’attuale Amministrazione comunale ha inteso valorizzare con progetti mirati in conformità ad una delibera che garantisce la libera espressione dei writers/graffitari. La maggiore disponibilità di risorse, prevista nel nuovo bilancio di previsione 2017/2019, relativamente all’arredo urbano potrà consentire che le prime siano destinate all’acquisizione della strumentazione necessaria e/o all’affidamento a ditta specializzata secondo normativa, per lavori di pulizia senza prodotti chimici dei monumenti, facciate storiche, elementi di arredo urbano e perché no anche di pavimentazione (imbrattati e deturpati non solo da scritte, ma anche di altro). Contemporaneamente sarebbe utile avviare una campagna di decoro creativo di elementi di arredo e siti in zona centrale e periferica – aggiunge Ialacqua – d’intesa con il mio assessorato, quello alla Cultura ed alla Soprintendenza, ed in collaborazione con quanti (artisti, writers, studenti, ecc..) vogliano dare una mano per rendere decorosi, creativi ed originali alcuni angoli della nostra città (vedi l’esperimento di Largo San Giacomo). Da riprendere e valutare ad esempio l’idea di fare di Torre Faro, Ganzirri e altri villaggi collinari e costieri ‘borghi dipinti’ (vedi Orgosolo, Diamante, Dozza, ecc..) con soggetti di vita marinara, o miti dello stretto, ecc..".