Degrado nei laghi di Ganzirri, danni al turismo e alla natura

Messina potrebbe essere realmente uno dei centri urbani tra i più belli in Europa. Posizione geografica favorevole, clima ideale, storia interessante e tradizioni affascinanti. Elementi del genere, purtroppo, vengono però fagocitati dalla gestione pessima del territorio e delle attrazioni turistiche, spesso trasformate o in discariche a cielo aperto o in veri e propri punti dimenticati.

La zona più visitata dagli ospiti nel periodo estivo, tenendo conto della bellezza e del binomio terra – mare, è sicuramente quella di Ganzirri, dove i due laghi, padroni del territorio, attirano i turisti che vogliono regalarsi, magari da un punto più elevato, quello splendido spettacolo che solo il mare e l'unione dei due bacini può donare. I laghi potrebbero quindi essere realmente un punto di forza, ma come ci spiega Rosario Sardella, nostro lettore, questo grandissimo potenziale non viene sfruttato al meglio.

"I laghi di Ganzirri versano in uno stato di puro degrado con ogni genere di rifiuti che sospinti dal vento si arenano sulle sponde. Pochi giorni fa un gruppo di turisti francesi, notando lo stato delle acque, diceva che "in qualsiasi altre parte del mondo una cosa di questo genere sarebbe assolutamente valorizzata, non solo con la pulizia ma anche con attrazioni posizionate attorno o con addirittura servizi di trasporto dedicati per permettere a chiunque di ammirare tali bellezze", naturalmente parole del genere fanno riflettere".

Il nostro lettore, ornitologo per passione, denuncia anche lo stato della situazione parlando del flusso migratorio degli uccelli, "Il punto cruciale e che il lago è visitato normalmente da svariate specie ornitologiche come il Falco pescatore, Garzetta, Airone cenerino, Martin pescatore, Folaghe, Cormorani, Cavaliere d’Italia, Tuffetti e tantissime altre specie che da fotografo naturalista ho più volte immortalato. La sporcizia presente nelle acque è un serio pericolo per gli uccelli, molti infatti si appoggiano su barili di plastica o su pezzi di legno marci. Inoltre le canne che dovevano contenere il problema vengono più volte spostate senza un senso logico, spargendo non solo il liquame all'interno dell'intero lago ma eliminando anche un appoggio per gli uccelli che vorrebbero nidificare, così facendo si rischia davvero di scacciare questi animali".

Rosario Sardella si mostra infine particolarmente amareggiato, "Ci vorrebbe un controllo più accurato, anche e soprattutto per rispetto dei messinesi, avere certe meraviglie in case e trattarle così è davvero un peccato."

Claudio Panebianco