Cronaca

L’ex caserma di Bisconte torna ad accogliere i migranti richiedenti asilo

MESSINA – La Prefettura di Messina ha avviato la procedura negoziata per l’affidamento del servizio di accoglienza ed assistenza da destinare al centro di accoglienza (Cas) per cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale, presso l’ex caserma Gasparro in località Bisconte di Messina, per 100 ospiti. Il servizio decorrerà dalla data di sottoscrizione della convenzione e fino al 31 dicembre 2022. Il 10 ottobre 2022 si è proceduto alla lettura dell’offerta economica migliore presentata dalla Cooperativa sociale Sorriso di Canicattì (Agrigento).

Sull’argomento è intervenuto il presidente della Terza municipalità Alessandro Cacciotto che negli anni, unitamente al consigliere comunale Libero Gioveni, ha manifestato pubblicamente cosa vorrebbe che l’ex caserma di Bisconte diventasse: un centro polifunzionale di spazi per giovani, centri per anziani, centri sportivi e culturali. Cacciotto tiene a precisare che questa idea sul centro Polifunzionale nasce prima che l’ex caserma fosse concepita, come successo negli anni, in centro hot spot e centro accoglienza.

Gli interrogativi dei residenti

“Qualche residente nei giorni scorsi mi ha contattato – spiega – vedendo l’avvio di alcuni lavori presso l’ex caserma, chiedendomi notizie. Senza voler essere ipocrita – continua Cacciotto – il pensiero va anche ad alcuni episodi, conosciuti pubblicamente, accaduti nel recente passato, che purtroppo hanno messo in seria allarme diversi residenti di Bisconte e che mi auguro non accadano più. Il tema però non è l’accoglienza che va, nel rispetto della legge, garantita. Il tema è un altro ed è quello del futuro della ex caserma di Bisconte. Cosa si vuole fare di questa grande struttura dalle grandissime potenzialità? Il mio invito – continua Cacciotto – è vedere cosa si è fatto a Bari, con l’ex caserma Rossani divenuta recentemente un parco polifunzionale. Nei prossimi giorni, chiederò un incontro, che avevo già programmato di chiedere dopo l’estate, con il Sindaco e con il Prefetto, unitamente al Consiglio della Terza Municipalità, per capire se esiste una prospettiva sull’utilizzo dell’ex struttura militare”.