“Quando c’era la luna”, esordio a 4 mani per due giovanissime scrittrici

La scrittura a “quattro mani” richiede l’ausilio di caratteristiche quali la complicità, la capacità di completarsi e un’empatia non indifferente. Se poi ci si mette anche una distanza fisica di quasi mille chilometri tutto ciò va raddoppiato.
Ma l’amicizia e la voglia di cimentarsi in qualcosa in cui si crede davvero possono fare la differenza. È il caso della messinese Roberta Ambrogio, 23 anni, e della jesina Sara Stroppa, 24 anni, che dopo anni di lavoro sono riuscite a portare a termine la stesura del loro primo romanzo, “Quando c’era la luna”, decidendo di investire sulla loro passione per la scrittura e soprattutto sulla storia che via via hanno visto delinearsi sempre più chiaramente sotto ai loro occhi; una storia di passioni, di musica e di arte in genere, coadiuvata dall’atmosfera dell’amore e dei sentimenti più svariati. Chiara, Virginia, Andrea, Marco, Luca e Sofia: sei protagonisti tutti diversi, con personalità ben evidenziate e definite, tanto che chiunque riuscirebbe a rispecchiarsi in almeno uno di loro. Ma accomunati dalla convinzione che perseguire il proprio sogno non è mai uno spreco di tempo.