Via i cordoli e passaggi pedonali:le modifiche al tram di Travisano e Adamo

"Quello che vogliamo è immaginare un tram che si armonizzi meglio con le caratteristiche della città". A dichiararlo Daniele Travisano, consigliere della IV Circoscrizione, in merito all'idea da lui avanzata, insieme al consigliere comunale Piero Adamo, per abbattere, ad alcune fermate, i cordoli che circondano la corsia tranviaria e realizzare dei passaggi pedonali, con tanto di segnaletica catarifrangente. "L'idea nasce dal ragionamento di realizzare per davvero il tram a Messina. Ci siamo posti l'idea di correlare l'esiguità delle risorse finanziarie e la concretezza degli interventi. Il principale problema del tram è che crea una cesura con il mare, specialmente in via Vittorio Emanuele, e crea una cesura con le attività commerciali, sia in via Vittorio Emanuele sia a Provinciale".

Gli interventi sono stati infatti immaginati, in modo particolare, proprio per queste due zone della città. La prima a Provinciale, dove, a detta dei consiglieri, la sede tranviaria avrebbe penalizzato le attività commerciali, tagliando in due aree non interconnesse tra loro da nessun passaggio, la strada della via Catania. L'altra zona dove sono stati immaginati dei passaggi pedonali dalle piazzette di via Garibaldi alla cortina del porto è la via Vittorio Emanuele II, cioè tutta la via che costeggia la rada di Messina, dove il passaggio del tram, con relativi cordoli e ringhiere di protezione, impedisce, se non per alcuni piccoli attraversamenti, l'accesso al waterfront ed anche lo sviluppo di attività commerciali lungo tutto il percorso.

La realizzazione di questi cordoli di sicurezza è stata obbligatoriamente imposta 14 anni fa, alla costruzione del tram, in quanto, la linea tranviaria, per come è stata pensata per Messina, si discosta dal'idea dei tram tradizionali presenti in molte città italiane per avvicinarsi quindi più all'idea di una metro-ferrovia, pensata per collegare più velocemente nord e sud della città. Ovviamente così non è stato in quanto la linea del tram si interseca molto spesso con il passaggio delle auto, causando numerose fermate semaforiche ed una velocità del mezzo media piuttosto bassa. Quindi imponendo ai tram un a velocità massima raggiungibile piuttosto bassa, si potrebbero eliminare i cordoli di sicurezza in tutta tranquillità.

Tuttavia, il costo medio per la realizzazione di questo impianto per ogni fermata si aggira intorno ai 10.000 euro, che moltiplicato per le quattro fermate in cui è prevista la realizzazione di questi attraversamenti pedonali, arriva ad un importo totale di 40.000 euro. Esisitono dei fondi messi a disposizione dal Governo per l'ammodernamento delle linee tranviarie cittadine, ma sarebbe comunque una spesa che andrebbe decisamente nella direzione opposta a quella che il Comune sta invece affrontando con i 2 milioni di euro stanziati per la messa in sicurezza della linea tranviaria, soprattutto nella zona del Viale della Libertà, dove cordoli con relative aiuole sono stati invece creati e mantenuti, a dispetto della rimozione immaginata dai due consiglieri.

Certamente l'idea non è da scartare, ma considerando, soprattutto in via Vittorio Emanuele, il poco spazio che è riservato al marciapiede sia da un lato che dall'altro della strada, sarebbe necessario chiedere all'Autorità Portuale la concessione di alcuni spazi adesso recintati, cosa decisamente più facile a dirsi che a farsi.