Attualità

L’intervista. “Discoteche chiuse per covid: non voglio bonus, chiedo di lavorare”

Ettore Manuli
L’intervista all’imprenditore Ettore Manuli, gestore di diversi
locali notturni a Taormina, tra i quali “La Giara”
(di Carmelo Caspanello)

TAORMINA – “Le discoteche restano chiuse. Un danno enorme. Magari arriveranno dei bonus… Ma non è quello che voglio. Chiedo soltanto di poter lavorare. Finirà che la crisi economica alla fine farà più vittime del Covid”. Ettore Manuli è un imprenditore che gestisce diversi locali notturni a Taormina, compresa “la Giara”, il più rinomato. Non nasconde le sue preoccupazioni dopo la decisione cautelare monocratica del Tar del Lazio, giunta ieri, in attesa di quella collegiale fissata per la prima udienza utile: il 9 settembre. “Il tempo non gioca a nostro favore, la stagione è finita” chiosa Manuli. La decisione del Tar è giunta a distanza di 24 ore dal ricorso del sindacato Silb-Fipe-Associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo, che ha fatto seguito alla decisione del ministero della Salute di chiudere, dello scorso 16 agosto. Ad avviso del Tribunale amministrativo della Regione Lazio deve prevalere la salute. “Non vedo una linea coerente da parte di chi ci governa” sostiene l’imprenditore taorminese. Che aggiunge: “Chiudono le discoteche ma il corso Umberto a Taormina è stracolmo e non tutti hanno la mascherina. Lo stesso vale per le spiagge, i lungomari, i ristoranti e così via. Ci si infetta solo in discoteca?”. (Carmelo Caspanello)