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Lo spettacolo della “Lupa” nello Stretto osservato dallo spazio

Il fenomeno della “lupa”, che lunedì scorso si è affacciato sullo Stretto di Messina, perdurando per più di 4 ore, non poteva non essere immortalato dagli stessi satelliti meteorologici. Il satellite Sentinel-1, dell’Agenzia Spaziale Europea, inserita all’interno del programma Copernicus, durante la sua orbita sopra il sud Italia è riuscito a fotografare l’esteso banco di nebbia, che dallo Ionio risaliva tutta l’area dello Stretto di Messina, bordando proprio tutta la fascia costiera della città di Messina.

Dallo scatto satellitare, di lunedì scorso, si nota come il banco di nebbia, con base prossima al mare, grazie al vento da Sud, che soffiava fra il debole e il moderato in superficie, abbia seguito tutta la costa messinese, da Giampilieri fino all’area falcata. Mentre un secondo banco, meno esteso, ma più denso, dall’area poco a Nord di Reggio Calabria si è spinto fino al litorale di Ganzirri, prima di finire la sua corsa, sollevandosi di almeno 100 metri, sul Tirreno, in prossimità della zona di Mortelle.

Guardando fuori lo Stretto, sullo Ionio, si può notare come i banchi di nebbia e le nuvole basse, formatesi a seguito del rapido raffreddamento dell’aria calda e umida proveniente da Sud, aggirino le coste meridionali calabresi, per essere “risucchiate” all’interno dello Stretto di Messina, creando una sorta di arco nuvoloso. La presenza di masse d’aria che si muovono a velocità differenti, sopra lo strato stabile di aria più fresca e umida presente a ridosso della superficie del mare, determina pure delle piccole turbolenze, ben evidenziate da quelle onde disegnate sopra lo strato nuvoloso.