Politica

Luigi Genovese al M5S che si allea con il Pd: “Io non dimentico”

Il deputato messinese Luigi Genovese attacca a muso duro il Movimento 5Stelle dopo l’accordo con il Pd per il nuovo governo. In un post Facebook una riflessione di fuoco contro chi ha sempre parlato di cambiamento per poi stringere un “patto di sangue” con il partito che, scrive Genovese, doveva essere “scacciato come il demonio”.

Ecco le sue parole.

“Io non dimentico.

Non dimentico i vostri attacchi, le vostre lezioncine di morale, i vostri consigli non richiesti.

Non dimentico l’articolo di Beppe Grillo che mi definiva “inquietante” perché io non potevo permettermi di parlare di fondi europei.

Non dimentico gli attacchi in tv di quella deputata che si presentava come una donna pura e immacolata. Ha provato a darmi lezioni di etica e di onestà in diretta nazionale. Ma poi la cronaca ha sparigliato le carte. Ci ha insegnato che la sua non era etica: era demagogia. Lei che con una mano scagliava freccette contro me e con l’altra ritirava i bonifici delle famose “restituzioni”. Lei o chi per lei.

Non dimentico la lettera del vostro europarlamentare che mi invitava a ritirarmi e a ribellarmi. Che sosteneva che i miei voti facessero comodo a quello che poi sarebbe diventato presidente della nostra Regione. Comodo, diceva. Ricordo quella frase: “Per Nello il voto non olet, non ha odore, non puzza”.

Come i vostri accordi, che sono frutto di una linea politica cristallina: accettare qualsiasi compromesso pur di restare al potere. Ma tutto ciò non puzza, vero? Tradire i principi che hanno contraddistinto la vostra propaganda è lecito. Com’è lecito stringere un patto di sangue con il Pd, che per voi era il partito da scacciare come il demonio. Ma a voi è tutto concesso.

Fa sempre comodo fingere di dimenticare per un tornaconto, no? Ma io ho registrato tutto. E anche gli italiani che hanno buona memoria e lucidità di pensiero. Le vostre parole erano sempre le stesse: cambiamento, coraggio, discontinuità.

Parole che il vento si è già portato via.

Parole che io non dimentico”.