Sì a stabilizzazione e nuove assunzioni, no ai 32 vigili. Da Roma le prime indiscrezioni

Un’intera giornata con il fiato sospeso. Un’attesa che a qualcuno è sembrata infinita e che però sembra aver prodotto qualche buon risultato. Ieri a Roma la Commissione per la stabilità degli enti locali del Ministero dell’Interno ha deciso il futuro occupazionale dei precari di Palazzo Zanca e dei 32 vigili. Al vaglio la delibera sul fabbisogno del personale, un provvedimento importantissimo per l’amministrazione Accorinti, figlio di un lavoro durato parecchi mesi, di incontri, concertazioni sindacali, trepidazioni, corse contro il tempo (vedi articoli correlati). I contatti con gli uffici romani sono stati continui, alla fine però il responso giunto dalla commissione ministeriale fa gioire da un lato, ma lascia un retrogusto amaro dall’altro.

Da indiscrezioni la proposta su stabilizzazione e assunzioni sembra essere passata a Roma con alcune prescrizioni. Questo è molto positivo, testimonia che l’impegno di tutti è stato premiato. Purtroppo però sembra che non sia lo stesso per i vigili a tempo determinato e la cosa dispiace moltissimo”. Sono le parole del segretario/direttore generale Antonio Le Donne al termine di una giornata trascorsa sperando che la missione romana di martedì portasse a un risultato positivo. Dunque ancora solo indiscrezioni, ma al momento la certezza è una: sì al piano di stabilizzazione dei precari storici e degli Lsu, sì alle nuove assunzioni che il Comune intende fare nel giro dei prossimi tre anni, no all’assunzione a tempo indeterminato dei 32 vigili. Fin dall’inizio è stata proprio la questione vigili la più difficile da affrontare già dentro le mura di Palazzo Zanca, l’amministrazione e il segretario hanno sempre fortemente sostenuto l’intenzione e la necessità di rimetter loro la divisa, hanno fatto di tutto per poterli inserire in questo provvedimento, sono andati contro i pareri negativi dei Revisori dei Conti e della Ragioniere generale e hanno corredato la delibera inviata a Roma di un parere aggiuntivo e dettagliatissimo in cui Le Donne spiegava perché e attraverso quali strumenti i 32 potevano essere assunti. A quanto pare però non è bastato. Sempre da indiscrezioni sembrerebbe che a pesare moltissimo sulla decisione della commissione siano stati proprio quei due pareri. Lo afferma sempre il segretario generale che però preferisce rimanere cauto fino a quando non avrà in mano tutta la documentazione relativa ai lavori della commissione sulla delibera messinesi.

Aspettiamo comunque le motivazioni negative che ci verranno inviate oggi” dice Le Donne che dunque vuole capire perché il Ministero avrebbe bocciato quella parte del provvedimento legata ai vigili. Sicuramente anche loro vorranno capire cosa è accaduto e se c’è ancora qualche barlume di speranza. Ieri hanno atteso per l’intera giornata che arrivasse qualche notizia da Roma, stanchi di una guerra che combattono da anni dopo aver vinto un concorso, uno dei più lunghi e complicati della storia recente di Palazzo Zanca. Sulle loro teste anche la spada di Damocle del tempo che scorre inesorabilmente: il 21 dicembre scade la loro graduatoria, fra tre giorni saranno automaticamente fuori se davvero sarà confermato l’esito negativo sulla delibera e se l’amministrazione non ha già individuato eventuali strade alternative per chiudere le porte del Comune ai 32 vigili.

Oggi dunque sarà un’altra giornata di gran lavoro. Si attenderanno risposte certe e definitive, solo i documenti inviati da Roma potranno rimettere tutti i pezzi del puzzle al proprio posto. Quella che si profila è una vittoria a metà per l’amministrazione che ci ha provato fino alla fine a salvare i vigili. Per Le Donne “di sicuro è un miracolo aver ottenuto l’ok per la stabilizzazione e le nuove assunzioni che saranno fatte con criteri di rigorosa qualità”, ma resta un problema da risolvere in qualche modo.

Francesca Stornante