Accorinti resta sindaco: bocciata la sfiducia grazie alle fratture del Pd e dei genovesiani

Il sindaco Renato Accorinti resta in carica. Con lui gli otto assessori e il consiglio comunale che, dopo 10 ore di lavori d'aula, ha bocciato la mozione di sfiducia. A far pendere l'ago della bilancia a favore del no i voti dei genovesiani di Forza Italia e dei tre consiglieri del Pd che hanno di fatto sconfessato la capogruppo Antonella Russo. Alle ore 3.33 l'aula si è così espressa: 23 voti favorevoli, 5 astenuti e 10 contrari.

Hanno confermato il sì alla sfiducia i firmatari: per i Centristi per la Sicilia (ex Udc) Mario Rizzo, Franco Mondello, Mariella Perrone, Andrea Consolo e Libero Gioveni; per Ncd Daniela Faranda e Nicola Crisafi; per Sicilia Futura i consiglieri Nino Carreri, Nino Interdonato e Santi Sorrenti (assente Rita La Paglia);per SiAmo Messina Piero Adamo e Fabrizio Sottile; per il Pd la capogruppo Antonella Russo; per Felice per Messina Giuseppe Santalco, Nora Scuderi e Carlo Cantali; per Forza Italia Pippo Trischitta, Giovanna Crifò; per i Progressisti democratici Simona Contestabile e Nicola Cucinotta; per Grande Sud solo Donatella Sindoni; per il Gruppo misto Daniele Zuccarello; per Fratelli d'Italia Elvira Amata.

Hanno detto no alla sfiducia: i quattro accorintiani di CMdB Lucy Fenech, Ivana Risitano, Maurizio Rella e Cecilia Caccamo; tre consiglieri Pd Claudio Cardile, Gaetano Gennaro e Pietro Iannello; per il Gruppo Misto Pippo De Leo e Carlo Abbate; per il Megafono Angelo Burrascano.

Pio Amadeo di Sicilia democratica si è assentato al momento del voto.

Si sono astenuti: la presidente del consiglio Emilia Barrile che però aveva firmato la sfiducia; i genovesiani di Grande Sud Benedetto Vaccarino e Carmelina David; il capogruppo dei Progressisti democratici, anche lui genovesiano, Francesco Pagano; Pierluigi Parisi di Forza Italia ;

A conti fatti a salvare il sindaco Accorinti sono stati i tre consiglieri del Pd e alcuni consiglieri forzisti di area genovesiana che nei giorni scorsi non si erano sbilanciati ma avevano lasciato intuire di essere contrari alla mozione di sfiducia. Si è astenuta, di fatto opponendosi alla sfiducia, anche la presidente Barrile, che pure aveva firmato la mozione presentata dai consiglieri ex Udc ed Ncd.

Folgorata sulla via di Damasco la consigliera Elvira Amata, che ha alzato disco verde alla sfiducia nonostante nei giorni scorsi avesse dichiarato che non c'erano le condizioni per mandare a casa questa amministrazione. Sul punto di cambiare idea anche il consigliere Santalco, che nel suo intervento aveva teso la mano al sindaco dichiarandosi pronto a votare contro la sfiducia, sebbene fosse tra i firmatari, in cambio di una reale apertura al dialogo da parte della giunta. I toni utilizzati da Accorinti nella sua relazione lo hanno tuttavia convinto a restare sulla posizione iniziale.

A condizionare l'esito della votazione finale è stata la spaccatura all'interno dei gruppi consiliari. Gli unici a presentarsi compatti i Centristi ex Udc ed Ncd, cioè i proponenti della mozione di sfiducia depositata a luglio presso la Segreteria Generale di Palazzo Zanca. Il Pd ha di fatto messo alla porta la capogruppo Russo; Forza Italia si è totalmente frammentato, dividendo i voti tra favorevoli, astenuti e contrari; in casa "Picciolo" da registrare la defezione della consigliera Rita La Paglia, che non si è presentata in Aula.

Chiuso il capitolo sfiducia, il sindaco Renato Accorinti potrà continuare ad amministare sino a giugno 2018 e da questo momento in poi genovesiani e parte del Pd dovranno assumersi la responsabiltà di sostenerlo in Aula.

Di sicuro, alla luce delle contraddizioni emerse nel Pd, all'interno del centro-sinistra inizierà la resa dei conti.

Del Consiglio comunale dedicato alla sfiducia resterà l'immagine di un'Aula consiliare piena come non si vedeva dal giorno dell'insediamento. Quasi tutti i consiglieri comunali non hanno rinunciato all'intervento per far conoscere alla città i motivi della propria scelta. Sia chi sosteneva Accorinti sia chi voleva chiudere definitivamente questa esperienza ha deciso di metterci la faccia, nonostante un clima da stadio alimentato dai supporters del sindaco, assiepati nella tribunetta del Consiglio Comunale, che hanno accompagnato i lavori con appalusi e manifestazione di dissenso provocando momenti tensione e sopsensione della seduta.

Alla proclamazione del risultato, è scatatto un lungo applauso e l'uscita dei consiglieri ha avuto come sottofondo "Bella Ciao".

Danila La Torre- Francesca Stornante- Rosaria Brancato