Atm, 10 anni di cicloni giudiziari

Da quando è diventata Azienda Speciale, La Municipalizzata di via La Farina è finita sotto la lente della magistratura a più riprese. L'inchiesta più clamorosa è una delle prime in ordine di tempo. Risale alla metà del decennio scorso e riguardò la progettazione della tramvia.

L'impianto dell'indagine era piuttosto serio, perché vagliava a più livelli i lavori, dall'affidamento per gli studi di fattibilità e progettazione, all'appalto per i lavori veri e propri. Nel calderone, illustri studi di progettazione. L'inchiesta finì in una bolla di sapone: aperta, e chiusa con 12 archiviazioni, dal procuratore aggiunto Pino Siciliano, il magistrato che ha chiuso la sua carriera arrestato per la gestione delle inchieste.

Clamorosa lo fu anche negli sviluppi quella che portó nel 2011 all'arresto dell'allora direttore generale Claudio Conte e altri 4 dirigenti per presunte truffe alla Regione attraverso richieste di rimborso gonfiate, per quasi 19 milioni di euro. Il processo è ancora in corso e giunto in una fase delicata: proprio all'ultima udienza, il 17 ottobre scorso, il giudice ha incaricato un consulente di rivedere i conteggi portati a sostegno dell'accusa, e fortemente contestati dagli imputati. Nel frattempo la Regione ha messo in mora l'Azienda, chiedendo la restituzione di 17 milioni di euro.

In mezzo, è stato un susseguirsi di blitz dei Carabinieri. Nel 2008 i militari del Radiomobile si presentarono a sorpresa in sede e sbarrarono le vie di uscita: dei dipendenti che risultavano presenti, ne mancavano all'appello una cinquantina. Quasi tutti riuscirono a giustificare l'assenza, tranne 10, denunciati. Tra questi ultimi, in 5 sono finiti sotto processo.

Altri 5 dipendenti sono stati condannati a giugno scorso per un successivo blitz antiassenteismo. Nel 2012, la sporcizia era così tanta nelle vetture da spingere alcuni utenti e anche qualche autista a denunciare. I militari tornarono quindi in azienda e scoprirono che alcuni dipendenti del settore pulizie erano al bar, a fare la spesa, a casa di una collega malata. Insomma ovunque tranne dove avrebbero dovuto essere e risultavano, cioè in rimessa a pulire le vetture del tram.

Oltre che per la più ampia gestione dell'azienda, poi, l'ex dg Conte aveva passato un guaio anche per una vicenda singolare: una coppia di sposi, lui autista di bus: nel giorno del sì un cityway aveva accompagnato sposi e invitati in chiesa. La foto sul giornale era arrivata tra le mani dell'aggiunto Siciliano che denunció Conte per frode e abuso d'ufficio. In questo caso il manager incassó il non doversi procedere e l'inchiesta fu archiviata.

Di dipendenti infedeli, invece, non è "ammalata" soltanto l'Atm. Anche all'altra municipalizzata, Messinambiente, sono stati scoperti e denunciati lavoratori che "grattavano" il gasolio dai mezzi.

Alessandra Serio