Caso gemelli Bombara, 12 anni dopo il processo d’appello

A 12 anni dai fatti e dopo 4 anni dalla prima udienza, comincerà domani il processo d'appello per la morte di Edoardo Bombara, il piccolo che ha smesso di respirare al Policlinico, poco prima del Natale del 2005, a due giorni dalla nascita.

Il processo d'appello a carico di 4 medici, assolti in primo grado nel 2012, si è aperto nel 2013 ma da allora non è mai di fatto cominciato: tra rinvii lunghissimi e continue astensioni di giudici, nuove composizioni di collegi, si è arrivati all'udienza di mercoledì 5 aprile ma il dibattimento si deve ancora aprire. Adesso la nuova Corte si è insediata e forse, è proprio il caso di dirlo, il processo può cominciare.

In primo grado, quattro anni fa, il GUP Monica Marino ha assolto i camici bianchi Alessandro Arco, Giuseppe Pagano, Viviana Tulino, Antonina Bonarrigo, all’epoca dirigenti medici dell'U.O.C. di Terapia intensiva Neonatale e Patologia neonatale del Policlinico.

La parte civile, assistita dall'avvocato Roberto Materia, ha fatto appello contro la sentenza, sottolienando soprattuto la contradditorietà delle perizie di parte, alla base del verdetto di primo grado.

Edoardo era venuto alla luce insieme al fratello gemello Cristiano, il 18 dicembre del 2005. Entrambi avevano difficoltà respiratorie.

Le condizioni di Edoardo peggiorarono in fretta fino al decesso. Nel registro degli indagati all’inizio erano 16 i medici iscritti, successivamente per 12 di loro è stata disposta l’archiviazione non essendo emersi profili di responsabilità.

Alessandra Serio