L’urologo indagato a Messina dal giudice: “Revocate la sospensione”

E’ andato a vuoto il passaggio dell’interrogatorio di garanzia per Francesco Mastroeni, il medico accusato di peculato e sospeso dopo le indagini della Guardia di Finanza. Comparso davanti al giudice per le indagini preliminari Monica Marino, il primario del Papardo si è avvalso della facoltà di non rispondere. Una scelta tecnica, spiega il suo difensore, l’avvocato Bonaventura Candido, dettata non tanto dalla volontà di non voler chiarire la propria posizione ma dalla necessità difensiva di voler prima capire quali sono tutti gli elementi “contro di lui” agli atti.

Il legale ha depositato intanto una richiesta di revoca della sospensione, che il giudice valuterà nei prossimi giorni e deciderà. Il medico ha infatti rinunciato alla possibilità di visitare in intramoenia. Non ci sono più le esigenze cautelari quindi, secondo Candido, visto che la sospensione si basava proprio sulla possibilità che il primario reiterasse il reato, continuasse cioè a visitare in ospedale facendosi pagare direttamente, o meglio “dirottando” le richieste di visita dei pazienti a sé direttamente, senza farli passare dal Centro unico di prenotazione dell’ospedale.

L’avvocato Candido ha intanto anche depositato una richiesta di riesame, già fissata per il prossimo 16 settembre. Quel giorno quindi la sospensione sarà esaminata dal Tribunale della Libertà.