Cronaca

Mafia dei Nebrodi, al processo il diario del pentito

Al processo Nebrodi sulla mafia dei pascoli e i nuovi clan di Tortorici “irrompe” Giuseppe Marino Gammazza, passato da uomo dei boss a pentito. Marino ha consegnato alla DDA i suoi appunti, una sorta di vero e proprio diario, che l’Accusa vorrebbe fosse acquisita agli atti del processo, mentre i difensori non ci stanno. La Corte (presidente Scavuzzo) si è riservato di decidere e si pronuncerà sul punto alla prossima udienza, fissata per il 30 marzo scorso.

Giuseppe Marino Gammazza

E’ questa la novità della seconda udienza del processo Nebrodi, celebrata al carcere di Gazzi e andata avanti dalla mattina presto fino a sera fatta. Una giornata dedicata per lo più a “Scarpocchiu”, questo il soprannome dell’ex mafioso, ed all’acquisizione dei verbali, rilasciati ai magistrati tra il febbraio e la fine del 2020.

Ma cosa contiene il “diario”? Nomi, date, appunti per ricordare fatti di mafia, aiutare la memoria per ricostruire gli anni passati ad operare con il clan dei batanesi, in particolare a fare carte false per ottenere i contributi destinati al bestiame. Centinaia di milioni di lire di fondi comunitari che hanno alimentato le casse delle famiglie dei tortoriciani, ramificati con i pascoli in tutta la Sicilia, dal siracusano all’area di Modica, da Catania all’area centrale della Sicilia: Troina, Centuripe, Caltagirone.

Per conoscere il dettaglio bisognerà capire intanto se i giudici decideranno di acquisirlo agli atti del processo, solo allora anche i difensori e le parti potranno averne contezza. Intanto Marino ha confermato che si tratta dei suoi appunti, ed ha confermato tutte le dichiarazioni rilasciate nei mesi scorsi agli inquirenti.

Il 30 marzo prossimo sarà interrogato anche dai difensori, e già alla scorsa udienza ha precisato alcuni passaggi dei verbali. Confermando, tra le altre cose, il suo impegno durante le ultime elezioni comunali di Tortorici, nel 2019, a favore del sindaco Emanuele Galati Sardo. Il primo cittadino è imputato come operatore di un centro agricolo. Marino ha confermato di aver cercato voti per lui, ma ha parlato di un interessamento legato non tanto a dinamiche criminali quanto piuttosto ai loro rapporti familiari.