Aula consiliare vuota come le casse comunali, tarsu in stand-by. Imu “confezionata”

L’invito, discreto ma educato, che nelle scorse settimane (vedi correlato) il commissario straordinario Luigi Croce ha rivolto all’aula consiliare per velocizzare l’approvazione di provvedimenti, soprattutto di natura finanziaria, che consentano di fare cassa, aveva fatto sperare per il meglio. Soprattutto perché, nel giorno stesso dell’improvvisata visita (vedi correlato), il civico consesso ha approvato la delibera sulla tassa di soggiorno e il regolamento Imu, da tempo in stand-by. Sebbene non sia possibile parlare di ciò che non è stato, quanto accaduto ieri, in occasione della seduta pomeridiana, ci mette nelle condizioni di poter affermare che, forse, se quel giorno Croce non avesse deciso di parlare direttamente in aula e all’aula, le delibere in questione non sarebbero state esaminate. Ma veniamo al dunque. Ore 18.00, questo l’orario di convocazione. Intorno alle 18.40, il presidente Pippo Previti chiama l’appello. L’esito è schiacciante: solo 15 i presenti sui 45 consiglieri totali. La sessione, dunque, decade per mancanza del numero legale. Qualcuno si affretta a salire le scale sperando di essere ancora in tempo per inserire il tesserino: niente da fare, i “giochi”, sono già stati chiusi, o meglio mai aperti. Qualcun altro sussurra “quando gli interessa (il riferimento è al presidente Previti), si inizia anche alle 19.30. Oggi, invece, tutta questa fretta”. Ebbene sì, perché se il ritardo diventa la regola, è ovvio che la puntualità, di cui in realtà neanche in questa occasione si può parlare (vedi orari di cui sopra), finisce col rappresentare la stranezza. Ma tant’è. Ciò che più conta, tuttavia, al di là di assenti e presenti, visto soprattutto che alcuni dei volti apparsi ieri in aula nella maggior parte dei casi fanno parte dell’esercitato dei “latitanti” (viceversa, invece, per chi è sempre solerte all’appello), è che, ancora una volta, delibere, di importanza non secondaria, rimangono appese al chiodo e con esse anche le parole di Croce, ben presto finite del “dimenticatoio consiliare”. Tra i provvedimenti che attendono ancora di essere esaminati, spicca, ad esempio, l’ormai famoso “salva colline”, che prevede “l'abbattimento totale o parziale degli indici di edificabilità delle zone a bassa suscettività edificatoria. La delibera, più volte discussa, emendata ed esaminata, attende solo la “benedizione” finale che tarda però ad arrivare. Non meno importante, anzi forse alla luce della condizioni economiche dell’ente, ancor più importante, è l’approvazione del regolamento per la “riscossione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani”. Quattro gli emendamenti presentati a corredo della delibera: due hanno ottenuto il parere positivo del dirigente, due invece negativo. Uno di quelli che porta il segno “meno”, sarà però proposto come ordine del giorno: in esso, diversamente da quanto invece attualmente riportato nell’articolo 2 del regolamento, si chiede di poter riscuotere il tributo già nell’anno in corso e non a decorrere dall’anno successivo. Una possibilità che consentirebbe di avere liquidità in minor tempo. In tema di riscossioni, ma ci spostiamo sul fronte Imu, dopo la recente approvazione dell’apposito regolamento da parte del consiglio, il commissario con delibera di giunta ha fissato le nuove aliquote da applicare nel territorio comunale. Il testo prima di approdare in aula dovrà essere esaminato in commissione. Al momento, però, secondo quanto emerso, l’aliquota su prima casa e relative pertinenze sarà dello 0,6%, sulla seconda, invece, 1,06% . (EDP)