Impianto di Pace. Ialacqua: “Non è una discarica, ma il primo passo per uscire dall’emergenza”

Che il biostabilizzatore di Pace non è e soprattutto non sarà una discarica, l’assessore ai rifiuti e all’ambiente Daniele Ialacqua l’aveva già sottolineato a ritorno dalla trasferta palermitana di fine novembre, quando insieme al sindaco Renato Accorinti, annunciò il finanziamento per la costruzione dell’impianto con fondi regionali. Tutto questo è stato ribadito da Sindaco e Assessore nel corso dell’incontro svolto nel salone delle Bandiere di palazzo Zanca, con i rappresentanti delle Associazioni ambientaliste, i progettisti dell'impianto di Pace ed i membri di tutte le istituzioni interessate. Argomento del tavolo tematico, oltre all’opera da realizzare a Pace, anche la gestione generale dei rifiuti nella città di Messina. i finanziamenti regionali, infatti, non serviranno solo per l’impianto di Pace, ma verranno impiegati anche per coprire la maggior parte del costo del piano di raccolta differenziata approntato negli anni scorsi dall’Ato3 e che prevede il porta a porta per un numero di cittadini che va da sessantacinque a centomila. Il finanziamento atteso da Palermo consiste in 15 milioni di euro e coprirà, dunque, entrambi li aspetti di una stessa medaglia: quella della gestione dei rifiuti a Messina in un’ottica della riduzione dei costi di gestione e di una maggiore sostenibilità ambientale. Il nuovo impianto, infatti, sarà ecologicamente sostenibile, anche se da parte di tutti coloro che sono intervenuti nel corso del dibattito, traspare una certa inquietudine, se non una vera e propria antipatia nei confronti di questo progetto.

Nella maggior parte dei casi, infatti, il biostabilizzatore di Pace viene considerato il male minore. Su questa linea sono sembrati gli interventi dello stesso Sindaco Renato Accorinti e dell’Assessore Ialacqua. “Per nessuno di noi una soluzione del genere rappresenta il massimo, ma è il primo passo per emanciparci dal ricatto eterno del conferimento in discarica, che solo per il trasporto pesa in modo intollerabile sulle casse del comune, oltre ad essere un sistema ecologicamente inaccettabile” ha dichiarato il Sindaco, mentre l’assessore ha sottolineato che: “Ci rendiamo conto che non rappresenta un progetto propriamente ottimale per la nostra idea di città, ma dobbiamo tenere presente che rappresenta comunque un grande passo avanti rispetto l’attuale situazione in cui versa Messina. Quello che dobbiamo tenere presente, soprattutto, è che non ha nulla a che vedere con la vecchia discarica di Pace”.

Accanto l’assessore Ialacqua, il professore Beniamino Ginatempo, tenace fautore della strategia Rifiuti Zero nella nostra città, ha parlato nel dettaglio del progetto, sottolineando come un impianto del genere abbia senso solo se considerato esclusivamente come un anello di una catena più ampia che deve avere come punto di forza una raccolta differenziata seria e capillare. L’impianto produrrà un particolare tipo di compost, definito “grigio” o “industriale”. Sara un deposito temporaneo, non una discarica, e sarà a bassissimo impatto ambientale. Critica la posizione dei membri del Movimento 5 Stelle – Grilli dello Stretto intervenuti al congresso. “Secondo noi un simile impianto non è compatibile con la strategia rifiuti zero che il Movimento ha spostato fin dalle sue origini, possiamo considerare il biostabilizzatore di Pace solo come un modo accettabile per affrontare un emergenza ormai cronica della nostra città”.

Ricordiamo che la strategia Rifiuti Zero si pone come alternativa al sistema dei rifiuti tradizionale, oltre che economicamente più vantaggiosa. I vantaggi da un punto di vista ambientale sono focalizzati soprattutto nella riduzione dell’inquinamento prodotto dalle discariche di tipo tradizionale. In modo sintetico, si possono focalizzare le linee guida del nuovo metodo di gestione di rifiuti, nell’eliminare l’incenerimento dei rifiuti puntando piuttosto sulla raccolta differenziata e il riciclo, incentivando inoltre, l’uso del materiale riciclato. Influisce in questo discorso anche la diminuzione dei rifiuti stessi, tramite la riparazione degli oggetti danneggiati o precise scelte di vita quotidiana che diminuiscano la percentuale di scarti.

La nostra città, in quest’ottica, ha ancora tanta strada da fare, mentre l’attivazione di un sistema efficiente di raccolta differenziata è divenuto ormai un esigenza non solo amministrativa, dal momento che abbassare i costi della gestione dei rifiuti alleggerirà le spese dei singoli cittadini. Ottimista sulla buona riuscita del progetto di Pace, comunque, l’assessore Ialacqua che ha dichiarato: “I vecchi impianti erano realizzati al di fuori di una logica strategica. Noi oggi, attraverso questo impianto, ci facciamo finanziare una strategia”.(Eleonora Corace)