Svincoli, i nodi vengono al pettine: tutto rinviato al 2012!

Fine 2010, primavera 2011, estate 2011, addirittura una data, 21 luglio 2011. Niente da fare, la maledizione degli svincoli Giostra-Annunziata colpisce ancora. Ad un passo dalla meta, ecco l’ennesimo rinvio. E che rinvio: fine anno, più facilmente inizio del 2012. Facile la battuta: che la profezia Maya si riferisse agli svincoli? In realtà c’è poco da fare ironia. Il problema è serio. E conferma tutti i dubbi rappresentati nei giorni scorsi da quattro consiglieri comunali (Guerrera, Pergolizzi, Melazzo e Restuccia) e soprattutto dal commissario del Cas e ingegnere capo del Genio Civile Gaetano Sciacca. Il quale aveva lanciato l’allarme: occhio al viadotto Ritiro, reggerà il peso dello svincolo? Già, reggerà? E’ questo il dubbio di fondo del quale hanno parlato proprio Sciacca, Ugo Dibennardo dell’Anas e il sindaco Buzzanca ieri a Palermo. Ne è venuto fuori che bisognerà fare attente verifiche prima di andare avanti. Verifiche che, se dovessero dare esito negativo, costringerebbero ad un rinvio ulteriore, ad una nuova variante, a nuovi fondi da trovare (milioni di euro) e a nuovi lavori da fare.
In confronto il rinvio già certo dovuto ai tempi più lunghi previsti con l’intervento “dal basso” con le famose gru tedesche al posto di quello “dall’alto” dal ritiro pare una bazzecola. Le gru arriveranno nei prossimi giorni, la soluzione tecnica per congiungere la rampa col viadotto è stata trovata (assurdo che si sia dovuta trovare solo oggi!), ma il vero nodo rimane il viadotto stesso. Un nodo che viene fuori solo oggi, rimandando il momento di gloria del sindaco, il tanto agognato taglio del nastro dell’opera più desiderata dai messinesi, e mettendo a rischio la credibilità dei tecnici che fino a ieri non hanno mai sollevato un problema che, evidentemente, è sempre esistito. Intanto degli svincoli, oltre agli enormi passi in avanti fatti grazie al lavoro dell’impresa Ricciardello, rimangono gli annunci. Per il resto, visti i precedenti, faremo come San Tommaso: quando toccheremo, crederemo.