Interventi di consolidamento in via Salita Montesanto: un’odissea senza fine. L’attesa si prolunga

Se prima ci trovavamo di fronte a un labirinto in cui l’uscita, pur se difficile da trovare, c’è, oggi siamo in presenza di una matassa ingarbugliata in cui il filo è stato completamente smarrito tra le frane che continuano a interessare la salita Montesanto, dove dal crollo del 2008 (in corso anche un’indagine della Procura) ad oggi, nulla si è mosso. L’ultimo scivolamento di terra lo si è avuto durante il breve ma intenso temporale di due settimane fa, i cittadini hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco, il “terriccio” è stato levato e tutto è tornato, purtroppo, come prima. Per la serie le piccole frane non fanno neanche più notizia.

Come detto però la situazione si è doppiamente ingarbugliata. Dopo una lunga attesa, il dipartimento di Infrastrutturazioni primarie e secondarie ha inoltrato al Genio Civile il progetto riguardante le opere di contenimento del muro, realizzato dall’ing. Bartolotta, progettista e calcolista. Purtroppo però, gli Uffici di via Aurelio Saffi hanno rispedito al mittente tutta la documentazione, chiedendo tre integrazioni, non certo da sottovalutare, che fanno riferimento sempre al decreto ministeriale del 14 gennaio del 2008 (Norme tecniche per la costruzione), stessa normativa citata rispetto alle “modifiche” che dovranno essere apportate al progetto di consolidamento del muro crollato alle spalle della curva nord del San Filippo.

Nel caso di salita Montesanto per il Genio Civile “le opere sono da realizzare secondo classe d’uso IV”, ovvero costruzioni con funzioni pubbliche o strategiche importanti, anche con riferimento alla gestione della protezione civile in caso di calamità naturali; bisogna inoltre verificare meglio la stabilità del pendio e le ricadute che l’intervento di tali opere di consolidamento potrà determinare sul terreno.

Prescrizioni fondamentali, senza le quali la progettazione e il conseguente avvio dei lavori, è destinato a bloccarsi, con buona pace dei cittadine, a propria volta bloccati da più di due anni. Ma come anticipato, i problemi non finiscono qui. Perché ai ritardi, necessari, per effettuare i nuovi calcoli, si aggiunge un altro aspetto su cui interviene proprio il consigliere del III quartiere Massimo Minutoli, che ormai da tempo segue la vicenda: l'Ing. Bartolotta, a causa di un incidente, è ancora convalescente e non rientrerà tanto presto in servizio. Il rappresentante di quartiere che augura al tecnico una pronta guarigione, ha però sottoposto la problematica all’attenzione dei colleghi, chiedendo alla commissione consiliare competente di invitare il consiglio a richiedere al Sindaco la sostituzione del RUP e procedere alla nomina di un nuovo tecnico capace di completare l'iter progettuale necessario alla sistemazione della strada e del muro di contenimento della Salita Montesanto. Proposta proprio ieri deliberata del quartiere. A questo punto, tanto per cambiare, non rimane che aspettare, in attesa che il primo cittadino compia la “mossa” necessaria. Il tempo passa e l’emergenza diventa normalità. (ELENA DE PASQUALE)

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