Fogna a cielo aperto a Roccalumera

Il problema è sempre lo stesso, le polemiche anche. L’oggetto di discussione sono gli sversamenti di liquami sulla spiaggia di Roccalumera che già nel mese scorso erano stati segnalati dal gruppo di minoranza “Roccalumera nel cuore”. La prima volta il problema era rientrato grazie al tempestivo intervento della ditta di manutenzione che aveva evitato che i liquami in oggetto arrivassero nelle acque del mare. Stavolta pare che la situazione sia peggiore e non più sostenibile. “Roccalumera si è trasformata in un grande contenitore di fogna a cielo aperto – dichiara il gruppo di minoranza -, ci vergogniamo di essere roccalumeresi”. Il centro jonico è pieno di grandi vasche colme di fogne, posizionate in più punti sulla spiaggia e sul torrente Sciglio, alcune causate da scavi lasciati scoperti. Lo sversamento più imponente è avvenuto all’altezza dei locali dell’Azienda Sanitaria Locale.
“Ancora una volta i liquami hanno invaso il torrente e la nostra spiaggia e, solo dopo il nostro intervento, le vasche sono state almeno recintate visto che erano pericolosissime, soprattutto per i bambini”, dichiara un consigliere di minoranza, Pippo Campagna, che inveisce contro il sindaco di Roccalumera, Giovanni Miasi, il quale a suo dire avrebbe addotto scuse diverse per giustificare la situazione e nessuna delle tante sarebbe vera.
Il primo cittadino ha dichiarato infatti che la fuoriuscita dei liquami è stata causata da un black out elettrico all’impianto di depurazione, incalzato dal consigliere Elio Cisca che ironicamente dichiara: “Deve essersi trattato di un black out particolarmente grave tanto che ormai ha oltrepassato le 48 ore – e prosegue -. Noi pensiamo invece che sia l’intera amministrazione ad aver subito un black out totale dal quale non si è più ripresa”.
La rottura è definitiva. Almeno quella tra la minoranza e il sindaco Miasi, invitato da “Roccalumera nel cuore” a consegnare le dimissioni, visto che il termine del mandato è in dirittura d’arrivo: “Miasi e i suoi, anziché prendere atto della loro totale incapacità e dimettersi, non trovando niente di meglio da fare e da dire, affermano corbellerie”. (Giusy Briguglio)