Il personale amministrativo del dipartimento Risanamento scrive al sindaco: «Dimenticati e bistrattati da palazzo Zanca»

Porte sfondate, campanelli mandati in corto circuito, uffici e corridoi “assediati” per intere mattinate e, dulcis in fundo, anche qualche generoso pensierino: una scatola con dentro un paio di rumorosi topini. Queste le condizioni in cui si trova ad operare il personale del dipartimento comunale Politiche della Casa, E.r.p. Risanamento di via Trento, dove le scene appena descritte sono ormai “normale amministrazione”. Fra i dipendenti cresce però l’esasperazione per una situazione che, giorno dopo giorno, diventa sempre più incandescente: il dipartimento è infatti diventato terra di nessuno o meglio terra di coloro che, a torto o a ragione, con metodi decisamente poco ortodossi e democratici (urla, insulti, minacce) pretendono di veder assegnato un alloggio seduta stante. Un’ “abitudine” figlia purtroppo dalle parole di quanti, in altre sedi, continuano a promettere strade privilegiate o scorciatoie per ottenere una casa, alimentando però false speranze.

E dunque per i dipendenti ai già ingarbugliati meccanismi burocratico-amministrativi, si aggiungono le difficoltà di confronto con un “pubblico” decisamente rumoroso che ogni giorno bussa alla porta di via Trento. Problemi che in più occasioni (vedi articolo correlato), il personale ha sottoposto all’attenzione del sindaco Buzzanca, ottenendo da quest’ultimo massima solidarietà e collaborazione per cercare di migliorare la qualità del lavoro all’interno del dipartimento. Il primo cittadino aveva promesso di “implementare” l’organico e dunque le risorse da destinare agli uffici, ma alle parole, come spesso accade, non è seguito alcun fatto.

A ricordarlo sono gli stessi responsabili del personale amministrativo che hanno inviato al primo cittadino un documento intitolato: “Lettera aperta da un dipartimento bistrattato dall’utenza e dall’amministrazione”. «Lavoriamo in condizioni estremamente difficili – scrivono – con un carico di lavoro molto elevato dovendo sopperire alla grave, cronica, carenza di personale più volte già rappresentata dalla nostra dirigenza (dirigente Cardia, ndr) senza alcun esito». In un incontro del 2010, ricordano i “portavoce” del dipartimento, «il sindaco si era impegnato a garantire una più equa ed equilibrata ripartizione del fondo annuale di retribuzione tra le diverse Aree del Comune e dunque anche all’Urbanistica d cui il dipartimento fa parte». Anche questa volta, però, le azioni hanno smentito le parole: «Signor sindaco a fronte dei budgets per lavoro staordinario stanziati per il Suo Gabinetto (49.500 euro), per il Suo Nucleo di Sicurezza (33.750 euro), per gli Affari Giunta e Consiglio (31.000 euro), le somme stanziate per l’anno 2011 a questo dipartimento Risanamento, ammontano complessivamente a 200 euro lorde, quindi in media 6/7 euro per ciascun dipendenti. Insomma, nonostante l’impegno preso, il lavoro straordinario di questo Ufficio, anche per il 2011 è stato retribuito con un fondo-elemosina».

Un’indifferenza, quella mostrata dagli uffici centrali e superiori di palazzo Zanca, che il personale amministrativo del dipartimento di via Trento non è più disposto a tollerare: «Proviamo infinita amarezza nei confronti di un’amministrazione che ha dimostrato e continua a dimostrare scarsissima considerazione verso questo personale che operando in un settore nevralgico del Comune, tra mille e difficoltà e disagi, pure con un organico di gran lunga inferiore al fabbisogno, è riuscito a risolvere al meglio le situazioni di disagio abitativo di tanti cittadini». I dipendenti di “via Trento”, insomma, attendono risposte immediate sperando di poter iniziare il 2012 in modo meno burrascoso. (ELENA DE PASQUALE)