Passi carrabili, il Comune incassa la metà delle potenziali entrate. Il report di Gioveni

Nel Comune di Messina i passi carrabili che avrebbero dovuto portare in cassa circa 250 mila euro di canone annuo. E invece cosa è accaduto? Che ne sono entrati la metà, solo 130.401,79 euro. Questi dati si riferiscono all’ultimo aggiornamento datato 31 marzo 2013, dunque più di un anno fa, sono però dati attendibili che il consigliere comunale Udc Libero Gioveni ha messo insieme dopo aver ottenuto la documentazione direttamente dal Dipartimento Demanio e Patrimonio. Il consigliere aveva posto l’attenzione sul problema lo scorso mese di dicembre, per provare a capire quanto questa problematica possa influire sulla gestione finanziaria del Comune. Gioveni oggi ha portato a termine il suo lavoro di analisi. E in conferenza stampa ha illustrato l’esito dell’attività.

Atteso che il canone da pagare è di 240 euro all'anno per un'occupazione del suolo fino a 3 metri lineari maggiorati di 120 euro per ogni metro o frazione di esso in più, dalla rendicontazione emerge un dato allarmante: il Comune di Messina ha incassato dai canoni dei passi carrabili, alla data del 31 marzo 2013, solo la metà dei potenziali incassi.

Infatti, su un totale di 946 passi carrabili rilasciati in città, e a fronte di una previsione di entrata di 250.000 euro, sono stati incassati solo 130.401,79 euro, mentre quelli irregolari per il mancato rinnovo del canone sono stati circa 200.

“Da tutto ciò emerge la necessità e l'urgenza – ha spiegato Gioveni – di correre ai ripari intensificando i controlli a cura della Polizia Municipale, motivo in più per rimpinguare il decimato Corpo con i 32 concorsisti, perché Palazzo Zanca non si può più permettere di mantenere una pericolosa e perdurante condizione di mancate entrate”.

Da qui, a causa delle inevitabili difficoltà a capire, all'atto del controllo, quali passi carrabili siano regolari e quali invece no, nasce la proposta dell'esponente Udc che aveva già formalizzato alcuni mesi fa: verificare visivamente la regolarità dei canoni da parte dei privati, apponendo direttamente sulla segnaletica i classici bollini annuali che garantirebbero, appunto, la regolarità dei pagamenti, facilitando nel contempo l'attività di immediato controllo sul campo da parte della Polizia Municipale.

“Resta inteso – conclude Gioveni – che, di contro, sarebbe altresì auspicabile poter sempre garantire ai titolari dei passi carrabili in regola con i pagamenti, di godere senza vincoli o impedimenti del loro diritto acquisito, in quanto, probabilmente a causa della predetta carenza d'organico dei vigili urbani, non sempre riescono a farlo trovandosi spesso il proprio passo carrabile occupato dalle auto in sosta che di fatto, quindi, rimangono impunite”.