Dai passi carrabili ai gratta e sosta: gli esperti di Croce propongono aumenti sino al 100%

Alcuni consiglieri comunali lo hanno “malignamente” definito un manifesto politico da proporre alle prossime elezioni amministrative, ufficialmente però si tratta di una relazione contenente “Riflessioni e proposte sui modelli di gestione del Comune di Messina e delle aziende comunali. Correttivi e riflessi economico-finanziari per un bilancio pluriennale riequilibrato”. Il documento, lungo 29 pagine, porta in calce la firma degli esperti del commissario straordinario Luigi Croce, capeggiati dall’avvocato Nino Dalmazio, ed è stato inviato – con nota di trasmissione firmata dal reggente di Palazzo Zanca – ai consiglieri comunali, al segretario generale Santi Alligo, al ragioniere generale Ferdinando Coglitore e al Collegio dei revisori dei conti.

I rappresentanti del Civico consesso che si sono visti recapitare il “malloppo” avevano pensato si trattasse di integrazioni al Piano Pluriennale di riequilibrio, pronto ad approdare in aula, in realtà la relazione degli esperti assomiglia più al vademecum della buona amministrazione, una sorta di documento programmatico, a cui intende adeguarsi l’attuale commissario ma che – nelle intenzioni di chi lo ha firmato – dovrebbe guidare anche gli amministratori che verranno. Da qui il “retropensiero” di alcuni consiglieri comunali sul manifesto politico, di cui sarebbe ideatore Dalmazio, che secondo voci insistenti continuerà il proprio impegno anche dopo l’attuale fase commissariale. Del resto, già nel 2008 Dalmazio aveva presentato una propria lista a sostegno della candidatura di Giuseppe Buzzanca.

Ma entriamo nel dettaglio della relazione spedita ai destinatari di cui abbiamo riferito sopra. Nel documento vengono individuati come prioritari per una buona amministrazione alcuni provvedimenti in ordine ai seguenti argomenti :«trasparenza, equità ed uguaglianza; soddisfazione del cittadino e contributi utili per incentivare lo sviluppo e la crescita dell’economia locale; possibilità di liberare gli uffici ed i contribuenti messinesi dall’incubo del contenzioso; elenco dei correttivi per a riduzione delle spese direttamente o indirettamente a carico delle imprese e delle società messinese; maggiori entrate per il raggiungimento dell’equilibrio strutturale dei bilanci; processi decisionali e sistema di controllo dell’azienda speciale e delle società non quotate».

Il documento elenca una serie di cose da fare nell’ottica di una sana, trasparente ed efficiente gestione della res pubblica, alcune delle quali peraltro già contemplate nel piano pluriennale. Si punta ad esempio, ad una informatizzazione capillare; ad un trasporto pubblico in grado di soddisfare le esigenze della città e degli utenti; alla raccolta differenziata; e ancora ad una serrata lotta all’evasione. Ma c’è un “capitolo” che merita attenzione più degli altri, quello che si occupa delle «maggiori entrate per il raggiungimento dell’equilibrio strutturale del bilancio». Dalmazio e colleghi propongono di andare a recuperare liquidità nelle tasche dei messinesi, suggerendo nello specifico di : «aumentare del 100% i canoni per la concessione dei passi carrabili e della Cosap festività; aumentare del 100% i prezzi di tutti i gratta e sosta; aumentare da un minimo del 50% ad un massimo del 70% l’imposta della pubblicità; autorizzare l’Amam ad aumentare, a decorrere dal primo gennaio 2013, il prezzo della fornitura dell’acqua per tutte le categorie di utenze e solo sui consumi; aumentare di almeno il 100% la tariffa per prestazioni urbanistiche; aumentare del 30% la Cosap mercati e del 20% i canoni per l’occupazione suolo pubblico; aumentare nella misura minima del 50% il contributo per il rilascio di concessioni edilizie».

Imponendo ai cittadini di mettere mani al portafoglio, il Comune conta di incassare, nel decennio 2013/2020 e per le sole voci elencate sopra, euro 30.650.000,00. Il problema è che i cittadini non hanno alcuna voglia di pagare il prezzo di errori commessi da chi doveva rappresentarli e tutelari e che invece – da destra a sinistra, passando per il centro – è stato responsabile di una mala gestio perpetrata per anni, che oggi porta a queste estreme conseguenze. (Danila La Torre)