Accorinti scende tra gli studenti e ritrova la piazza: “Siate il cambiamento culturale”

“Siate concreti come sognatori”. Fin dalla campagna elettorale è stato questo uno dei motti di Renato Accorinti e quella frase di Giorgio Gaber continua a scandire il percorso di Accorinti sindaco. E’ stato questo il messaggio finale lanciato alle migliaia di giovani studenti che oggi hanno attraversato la città in corteo per chiedere una scuola di diritti e di equità. Accorinti è uscito del Palazzo e si è mischiato alla folla, ha ritrovato quella “piazza” che ha sempre amato e guidato nelle contestazioni e che negli ultimi tempi lo ha più contestato che acclamato. I ragazzi hanno dato la parola al Sindaco come se fosse uno di loro, in mezzo a loro nelle battaglie portate avanti per reclamare diritti.

Accorinti ha parlato a lungo agli studenti messinesi. Dalla scalinata di fronte Palazzo Zanca è partito dalla sua vita precedente a questa avventura da Sindaco, quando anche lui da insegnante viveva in mezzo ai banchi di scuola. “La cultura e l’istruzione sono le basi del cambiamento perché solo così ognuno di noi può avere la consapevolezza di poter fare qualcosa per cambiare, per migliorare. Bisogna investire oggi sui giovani e sulla scuola per avere una Messina migliore domani, per ricostruire quella città che anni di mala politica hanno devastato. Ho detto fin dal principio che per noi gli ultimi e i bambini sono al primo posto e dunque anche cultura, socializzazione, scuole, spazi ricreativi, biblioteche” ha detto il primo cittadino agli studenti. Accorinti ha ricordato la battaglia per salvare l’archivio storico, ha raccontato dell’iniziativa che ha portato a raccogliere 7 mila euro per la Biblioteca dei bambini, ha parlato di San Francesco, di pace. Con la memoria è tornato al 4 novembre dello scorso anno, a quella bandiera della pace con la citazione della Repubblica Sandro Pertini e lo stralcio dell’articolo 11 della Costituzione Italiana “l’Italia ripudia la guerra”.

Su quella bandiera che è un simbolo importantissimo scrissi le parole di Pertini “svuotiamo gli arsenali, riempiamo i granai” e un pezzo della nostra Costituzione. Quel gesto fece molto scalpore, ma oggi come un anno fa ripeto che bisogna ridurre le spese della militarizzazione e investire quelle risorse immense proprio sui giovani, per rendere migliori le scuole, per aprire spazi accessibili a tutti, soprattutto alle fasce più deboli della popolazione, nei quartieri difficili, perché dovete ricordare che un popolo ignorante si può comandare mentre un popolo istruito si deve governare”.

Tanti applausi e tanti abbracci, Accorinti ha saputo fare breccia nei tantissimi studenti messinesi che hanno affollato piazza Unione Europea. Scene molto diverse da quelle di pochi giorni fa davanti l’ospedale Piemonte, il Sindaco ha parlato ai ragazzi come se fossero a scuola, tra i banchi. Per qualche minuto si è tuffato in quel mondo che ha abbandonato un anno e mezzo fa, chiedendo ai ragazzi di credere che sia possibile cambiare, ma solo se tutto inizia dal cambio culturale che ognuno deve riuscire a portare avanti.

F.St.