Istituto Isa Conti di Lipari, gli studenti in protesta: “Costretti ai turni perché un piano è inagibile”

La voce degli studenti continua a farsi a sentire anche a marzo. Questa volta a protestare è non un liceo qualsiasi, bensì l'unico di sette isole: è in rivolta, infatti, l'Istituto Isa Conti di Lipari, realtà didattica superiore che accomuna l'intero arcipelago delle Eolie. La struttura non è, purtroppo, il pezzo forte del plesso: il 24 febbraio scorso i tecnici dell'ex Provincia di Messina, ormai Città Metropolitana, hanno effettuato dei controlli all'interno della scuola, rilevando l'urgenza di mettere in sicurezza la terrazza, i cordoli e i parapetti danneggiati da infiltrazioni d'acqua nel soffitto.

180mila euro il prezzo previsto dei lavori, denaro di cui, come già chiarito dal commissario Romano in altre situazioni, l'ente amministrativo non dispone. "Fino ad oggi abbiamo avuto solo promesse", spiega Bartolo Fonti, rappresentante della Consulta, "che non sono state mantenute: viviamo una situazione altamente critica, dato che per ovvi motivi il piano superiore dell’istituto è stato chiuso e ci troviamo costretti ad affrontare una turnazione delle ore scolastiche".

"Siamo l'unico Istituto d'istruzione superiore di tutte le sette isole Eolie", incalza Marcello Bernardi, collega di Bartolo all'organo della consulta, "quella della turnazione è una soluzione scomoda per tutta la nostra popolazione studentesca, costituita prevalentemente da pendolari". I punti di vista esposti dai due ragazzi sono pienamente condivisi anche dai rappresentanti d'istituto Davide Scaffidi, Vittorio Megna, Francesco Cafarella e Valerio Paino.

Vista quindi la criticità della situazione, gli studenti hanno dichiarato lo stato d'assemblea permanente fino a quando le istituzioni non risolveranno concretamente il problema. Attorno alla questione si è espresso anche Dario Morgante, studente del Liceo Maurolico e presidente della Consulta Provinciale, "E' impensabile che nel 2016 il più importante dei diritti, quello allo studio, venga meno per problemi strutturali. Siamo vicinissimi ai ragazzi dell'Isa Conti che responsabilmente e pacificamente devono esprimere la loro indignazione e ci rendiamo disponibili per fungere da intermediari della vicenda".

Claudio Panebianco