Grande partecipazione di studenti e non solo al corteo lungo le vie della città

Stamattina da Piazza Antonello è partito il corteo che ha portato in piazza centinaia di studenti e non da Messina e Provincia. Alle 9.30 già era affluita in piazza una vastissima folla festosa di studenti provenienti da molte scuole della città, con i loro striscioni, cartelli e megafoni. Vi erano rappresentanti delle scuole Ainis, Antonello, Seguenza, La Farina, Verona Trento ma anche studenti dalla Provincia come quelli della scuola G.Galilei di Spadafora.

Gli studenti di Fds e delle associazioni universitarie si sono messi a capo del corteo che è iniziato intorno alle 10.00, quando Via Cavour, già difficilmente transitabile dagli autoveicoli, è stata chiusa al traffico. Molti ragazzi, studenti e universitari hanno deciso così di far sentire la propria presenza, essere visibili alla cittadinanza, alla stampa, alla classe dirigente e a quei palazzi limitrofi a Piazza Antonello verso cui spesso hanno intonato cori e dimostrato la loro sfiducia per un presente e avvenire che non vogliono accettare. Eppure sarebbe stato facile prevedere ancora una volta la solita manifestazione mattutina snobbata da studenti disinteressati che preferiscono passare la giornata al bar o nelle sale giochi.

Invece è stata una vera manifestazione, spontanea e partecipata, nella quale chi ha preso parte ha sentito il dovere di esternare la propria condizione e rabbia verso un mondo che non rappresenta le proprie voglie e le proprie aspettative. C'erano in piazza anche studenti universitari, precari e donne con il proprio bambino a seguito. Una di queste mostrava sopra il passeggino un cartello molto eloquente : “giù le mani dal mio futuro”. E' proprio questo il messaggio esternato da chi ha deciso di scendere in piazza questa mattina. Questa generazione si sente minacciata in ciò che ha di più prezioso, cioè nel proprio avvenire, da un sistema che non li rappresenta e che scarica su di loro le colpe di un passato di sprechi e di politiche finanziarie irresponsabili. In particolare, questa generazione non accetta di pagare manovre finanziarie che stanno mettendo in seria difficoltà la Scuola e l'Università come istituzioni libere, pubbliche e aperte a tutti. Bisogna ripartire da lì, questi giovani sono ormai consapevoli dell'importanza dell'Istruzione Pubblica, perchè solo quella può dare un futuro a molti e soprattutto all'Italia: ““Voi vi preoccupate del prezzo della Scuola, noi del prezzo dell'Ignoranza” ha espresso chiaramente uno striscione.

Proprio nel giorno in cui questo governo sta per l'ennesima volta chiedendo la fiducia ad un Parlamento che i fatti hanno dimostrato non rappresenti più il paese reale, giovani in piazza hanno gridato slogan contro il governo. I più gettonati sono stati però quelli contro il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Mariastella Gelmini, sulla scia dello strafalcione sul “tunnel da Ginevra fino al Gran Sasso”. “Gelmini ci hai rotto i neutrini” si leggeva in uno striscione. Il corteo dopo aver lasciato Via Cavour ha proseguito fino davanti al Rettorato dell'Università per poi svoltare verso Via Cesare Battisti e concludersi al Municipio.

Questa manifestazione ha espresso chiaramente che è necessario mettere al centro di nuovo lo studente, non solo come formazione e ricchezza, ma perchè saranno le persone come lui i cittadini italiani del domani e per costruire una Italia migliore non ci si può dimenticare di loro.

Photogallery di Dino Sturiale e Alfea Trimarchi