Nel penultimo giorno dell’anno arriva il sì al bilancio di previsione 2013. Piccolo contributo per il Teatro

Il cenone di capodanno è salvo, il Consiglio comunale ha scelto di barricarsi in aula nel giorno delll’anti vigilia e dopo una lunghissima maratona ha approvato il bilancio di previsione 2013,il bilancio pluriennale 2013-2015 e la relazione previsionale e programmatica. Una giornata iniziata presto a Palazzo Zanca, prima la seduta della I Commissione Bilancio presieduta da Franco Mondello, durante la quale è arrivato il parere positivo dei revisori dei Conti, ma che è servita soprattutto per discutere di alcune criticità sollevate proprio dall’organo presieduto da Dario Zaccone. Gran lavoro dunque per il vicesindaco Guido Signorino che ha immediatamente approntato una serie di emendamenti concordati con la stessa commissione, riuscendo alla fine a portare in aula tutto il necessario per chiudere la partita del previsionale.

La seduta era stata fissata alle 12 ed è invece iniziata alle 14.45, il sì definitivo al documento è arrivato in serata, dopo oltre quattro ore di seduta. Forse la stanchezza, forse l’aria delle feste, ma l’atmosfera che si respirava in aula era da ultimo giorno di scuola prima delle vacanze, nonostante l’importanza della materia trattata. E ripetuti, infatti, sono stati i “rimproveri” della Presidente Emilia Barrile che ha dovuto richiamare all’ordine gli indisciplinati colleghi innumerevoli volte.

Ciò che conta però è il risultato. E l’aula si è espressa con 23 voti favorevoli, 6 astenuti e 1 contrario. A dire no al previsionale 2013 è stata la consigliera dei Progressisti Democratici Simona Contestabile che ha motivato la sua decisione segnalando, dal canto suo, una serie di criticità legate soprattutto ai 17 milioni destinati ad Atm, poiché la riduzione è arrivata solo a fine anno rispetto ai 21 milioni inizialmente ipotizzati, e poi per la mancanza di dialogo sul percorso seguito per il piano pluriennale di riequilibrio. Ha scelto di astenersi il gruppo del Megafono, lo stesso che ha condotto la battaglia contro la Tares nelle scorse settimane. “Avremmo voluto assumerci la responsabilità come stanno facendo i colleghi ma non possiamo votare un bilancio con servizi così scadenti” ha spiegato il capogruppo Giuseppe De Leo. Astensione anche per il consigliere di Felice per Messina Benedetto Vaccarino. Il resto dell’aula anche questa volta ha optato invece per il dialogo e la collaborazione con l’amministrazione comunale.

Soddisfatto del risultato l’assessore Signorino che ha ringraziato Consiglio e prima Commissione e che è tornato però a sottolineare il fatto che questo previsionale, votato nel penultimo giorno dell’anno, non è altro che un consuntivo e dunque l’obiettivo sarà di interrompere questa tradizione che si ripete da anni per tornare a restituire a questo importante documento programmatico il suo valore politico e amministrativo. Il vicesindaco ha spiegato che questo bilancio è stato improntato soprattutto sulla veridicità e in modo da garantire la massima attendibilità tra le voci di entrata e uscita. “Il bilancio è stato costruito con la partecipazione dell'intera Amministrazione, comprendendo la componente politica e dirigente, e con un'attenta supervisione dell'organo di revisione. Si regge su entrate che hanno un sostanziale requisito di certezza e a copertura di uscite che nel complesso si riducono di circa 70 milioni di euro a causa del dimagrimento dei trasferimenti nazionali e regionali. Pur in questa ristrettezza, oltre ai segnali di novità sopraindicati, il bilancio mantiene l'equilibrio nel finanziamento dei servizi pubblici locali e coerentemente col piano di riequilibrio, che era stato a suo tempo varato, riduce il carico debitorio del Comune” ha spiegato Signorino.

Quattordici gli emendamenti approvati, alcuni presentati dallo stesso vicesindaco, altri dai consiglieri comunali, emendamenti che hanno dato la possibilità di introdurre qualche segnale di novità, come ha specificato l’esponente della giunta Accorinti. Grazie a queste modifiche è stato inserito un contributo straordinario di 150.000 euro per il Teatro Vittorio Emanuele, 1.500.000 sarà invece la cifra destinata per concedere le famose riduzioni sulla Tares per i soggetti indigenti. Copertura finanziaria da 344.000 euro per i tanto attesi lavori di ampliamento di un tratto della via Salita Contino, quella cioè che porta a Messina due, lavori per 7.417 euro per sistemare la scuola Cesare Battisti e 700.000 euro per la sistemazione pedonale e viaria della via Salita Ladreria a Tremestieri, nel tratto che tra la via Consolare Valeria e la statale 114. Inserito nel programma triennale delle opere pubbliche 2013-205 il “Progetto per interventi di manutenzione straordinaria negli asili nido di Camaro e San Licandro” con un importo di 900.000 euro da attingere dai fondi PAC. Ritirati dal proponente Giuseppe Santalco altri tre emendamenti che prevedevano interventi su cultura, turismo e sport, settori che non compaiono mai in questo bilancio di previsione ma che l’amministrazione assicura ci saranno nei prossimi documenti finanziari.

Tantissimi gli interventi in aula. Il presidente della prima Commissione Mondello ha ribadito la collaborazione offerta anche in questa occasione, ma ha chiesto all’amministrazione di cambiare le regole per quello che sarà il prossimo bilancio e sgomberare il campo dalla confusione in cui è stato partorito questo previsionale. Per il capogruppo Pd Paolo David questo documento non dice nulla su quali siano i progetti, se ce ne sono, o i metodi per risolvere i problemi. Critico anche il capogruppo di Felice per Messina Giuseppe Santalco che ha parlato di un bilancio senza anima , in cui l’amministrazione ha svolto un ruolo meramente ragioneristico, senza dare alcun contributo innovativo sia intermini di investimenti che di gestione finanziaria. Un bilancio senz’anima soprattutto per l’indirizzo dato dalla Giunta Accorinti a trascurare del tutto lo sport, la cultura ed il turismo, per i quali nessun investimento è stato previsto. Sulla stessa scia anche Nino Carreri dei Dr che dopo l’apertura di credito nei confronti dell’amministrazione Accorinti dimostrata con il voto favorevole, si augura che nel prossimo anno il consiglio comunale riesca a riprendersi il ruolo che gli compete di programmare le scelte amministrative attraverso lo strumento del bilancio previsionale scegliendo i settori da rinforzare affinché non si ripeta più che una città a vocazione turistica che ambisce a diventare meta dei crocieristi, destini a tale scopo solo lo 0.41% delle risorse oppure lo 0.52% alla cultura e lo 0.81 allo sport, per non parlare di istruzione al 3.15%. In generale però ciò che è emerso dai tanti altri interventi d’aula è che la luna di miele è finita e che adesso servono i fatti. “Il rodaggio è finito adesso dovrete mostrare di che pasta siete fatti” ha dichiarato il capogruppo Udc Mario Rizzo, “chiedo coraggio per andare oltre un bilancio necessitato e puntare ad uno partecipato” ha poi continuato Antonello Russo. E a proposito di bilancio partecipato ha detto la sua anche l’accorintiano Gino Sturniolo che ha ricordato che la politica non è solo ciò che si vuole fare ma ciò che si può fare.

Realizzato questo passaggio, dunque, il prossimo obiettivo che si pone Signorino è di completare in breve tempo la rimodulazione del piano di riequilibrio decennale. “L'Amministrazione si impegna a varare il prossimo bilancio di previsione 2014, attivando anche meccanismi di partecipazione, entro i primi cento giorni dell'anno, in modo da recuperare una gestione sana ed ordinaria dell'Ente". Questo sarebbe un vero segnale di rottura e discontinuità rispetto al passato.

Francesca Stornante